Con l’anticipo di venerdì non ci si poteva attendere inizio migliore. Bogliasco con grinta di misura sul Sori, mentre la Roma Vis Nova fa suoi i primi tre punti della stagione a scapito dell’Ortigia. Pro Recco a valanga sul Posillipo in una gara che evocava vecchie finali scudetto, stessa storia anche per il Brescia che si sbarazza della Lazio. E’ una Bpm Sport Management corsara quella che a Napoli annienta l’Acquachiara, mentre è ancora minimo lo scarto che segna la sconfitta del Trieste in casa contro la Canottieri Napoli. Il Savona prende tre punti in casa con la Florentia.
Partita vibrante a Sori, accesa dalle due tifoserie presenti da una parte e dall’altra. Un grande pubblico, emozionante la coreografia della Nuova Guardia granata che festeggiava i dieci anni in giro per piscine. Nel 2005 la prima volta, nel 2015 la forza di sostenere ancora i suoi beniamini. Sori – Bogliasco, un “remake” di sfide del passato, due paesini divisi da pochi chilometri con la stessa passione: la pallanuoto. Tre punti per la squadra di Bettini, zero per la compagine allenata da Cavallini. Tante emozioni, errori da entrambe le parti, ma proprio per questo ritmo intenso e belle giocate anche, con l’equilibrio che regna sovrano e il risultato per questo incerto fino alle ultime battute. Prima i biancoblù in vantaggio, poi il Sori torna in corsa, sorpasso firmato dai granata. Si va verso il pareggio ma alla fine palla posata al centro, il marcatore non commette espulsione, come avrebbe dovuto forse, e lascia concludere il centroboa bogliaschino. E’ la serata del “carioca” Ives Gonzales Alonso, una bella giocata, ma soprattutto il gol da tre punti, che lo erge a eroe di giornata, quella in cui il Bogliasco si aggiudica una partita dove il Sori avrebbe meritato qualcosa in più, ma dove ha perso chi non ha colto le occasioni. La fame di Di Somma e compagni regala la vittoria alla Rari Nantes Bogliasco, che si impone con il risultato di 7 a 6 in trasferta e balza a sei punti. Per gli avversari l’amaro in bocca per non essere usciti con almeno un punto.
Rimangono in fondo le neopromosse, fanalini di coda, perchè anche la Pallanuoto Trieste, nonostante l’ottima prestazione sfoderata contro la Canottieri Napoli, va incontro alla quarta sconfitta in altrettante partite, 10 a 11 il risultato finale alla “Bruno Bianchi“.
Giocano con il cuore le due formazioni, sia quella di Piccardo, desiderosa di muovere la classifica davanti al proprio pubblico, che quella di Zizza, non più una rivelazione ormai ma una bella realtà di questo campionato. I primi due parziali pendono a favore dei giallorossi napoletani, ma si vede che i giuliani non ci stanno. Trieste non vuole recitare il ruolo di comparsa in questa Serie A1, motivo per cui Elez e compagni, dopo tre sconfitte, l’ultima allo scadere contro la Bpm, lottano su ogni pallone, fino alla fine, pur essendo sotto di tre reti a metà della terza frazione, privati anche di Berlanga e Guimaraes per raggiunto numero di falli. Si fa dura, la Canottieri vieni premiata con espulsioni spesso troppo generose, ma Trieste ritorna prepotentemente in corsa, fino a pochi secondi dalla fine quando il centroboa Popovic non riesce a impugnare e a sfruttare l’occasione che sarebbe valsa il pareggio . Buona la prova della neopromossa, che migliora, e prima o poi troverà punti, mentre la Canottieri Napoli agguanta il Posillipo a nove punti, attendendo l’Acquachiara.
Parliamo allora delle altre due napoletane. Una brutta bastonata per il Roberto Zeno Posillipo in quel di Sori, dove i Campioni d’Italia della Pro Recco hanno giocato senza ombra di dubbio la miglior partita dall’inizio della stagione. Spietata la squadra di Pomilio, nessuna sbavatura, dal primo fischio dei direttori di gara, la giusta concentrazione, il rispetto dell’avversario, sapendo che di fronte c’era una formazione che nelle prime tre partite si era dimostrata rognosa, solida dietro e cinica davanti, come certificavano i nove punti conquistati. Non c’è stato nulla da fare per gli uomini di Occhiello, amareggiato al termine, ma lucido nell’analizzare una sfida che ha avuto un solo dominatore. Troppo forte questa Pro Recco anche per una squadra ben costruita come quella napoletana, che non è riuscita a contenere una partenza straripante degli ospiti (a fine secondo tempo il tabellone marcava già il risultato di 6 a 1 per i biancocelesti), incontenibili i “marziani” della Pro e sterile l’attacco posillipino, anche scoraggiato di fronte agli interventi superlativi di un Tempesti insuperabile. Morale della favola, 13 a 2 per i liguri al termine della quarta frazione, Posillipo che si è misurato contro una formazione stellare, ma che ha testato anche il suo carattere, pronto a tornare alla vittoria fin dalla prossima gara, con umiltà, quella mostrata finora.
L’altra napoletana, ovvero l’Acquachiara, non era partita benissimo in stagione, eliminata anche dalla Coppa, sfidava la Bpm Sport Management, ancora imbattuta, nonostante prestazioni non certo superlative. Quel che conta sono i tre punti, e finora la formazione di Gu Baldineti aveva raccolto l’intero bottino, con la squadra di De Crescenzo ferma a quattro punti invece, figli di un pareggio, una vittoria e una sconfitta. Cinque minuti da brivido per la Carpisa Yamamay Acquachiara, quelli che hanno determinato il risultato finale, nonostante un rientro veemente in partita dei napoletani.
Il ritorno in acqua di Scotti Galletta dopo l’infortunio patito nella passata stagione da una parte, il grande inizio dei “mastini” dello Sport Management, trascinati da uno straripante Jelaca (autore di un tripletta ndr), l’esordio di Lazovic tra i pali della formazione di Baldineti e il rientro vano in partita dei padroni di casa sono i punti chiave di una gara subito in salita per Luongo e compagni. 5 a 0 in dieci minuti, poi il cuore gettato oltre l’ostacolo, fino a raggiungere il 5 a 4, il 6 a 5, e il 7 a 6 finale, ma la rimonta non si è mai completata. Un’altra sconfitta per i bianco azzurri, la quinta consecutiva, un momento no, condizionato anche da alcune scelte arbitrali disastrose, ma senza nulla togliere alla Bpm Sport Management, sempre in vetta e a punteggio pieno con Recco e Brescia, e venerdì arriverà a Busto proprio la squadra Campione d’Italia.
Anche i lombardi hanno vita facile contro la Lazio e si portano a quota 12 punti. Poche espulsioni fischiate da entrambe le parti (appena 8 ndr) e per una gara giocata per la maggior parte del tempo a pressing sembrano un pò poche. Brescia senza il portiere titolare Del Lungo, sostituito dal secondo, Brando Dian, che si è ben comportato. Lazio coriacea e senza capitan Colosimo, ma sempre in partita, almeno fino al terzo tempo, quando i padroni di casa hanno accelerato impromendo una svolta definitiva. Dal più tre al più sette, grazie a quattro reti consecutive. I capitolini di Vittorioso hanno comunque lottato, ma il parziale subito tra la terza e la quarta frazione ha tagliato definitivamente le gambe agli ospiti. Buone le prove degli stranieri di Bovo, ovvero Randjelovic e Ubovic, oltre al solito Christian Presciutti, con l’esordio del portierino del ’99 Massenza Milani, entrato nell’ultimo tempo, mentre tra le fila romane Charuto sugli scudi, autore di un poker, con il primo gol nella massima serie di Ferrante, inutile ai fini del risultato finale di 16 a 9 in favore del Brescia.
Solo i tre punti salvano la prestazione opaca di un Savona che nella sua piscina ha avuto la meglio su una Florentia comunque organizzata e sempre molto combattiva. Mister Angelini poco soddisfatto al termine, soprattutto per la mancanza di cattiveria dei suoi, capaci di costruire molto ma di raccogliere poco, un atteggiamento che alla lunga potrebbe costare a caro prezzo alla formazione ligure. 4 a 4 al cambio campo, ma la terza frazione è quella decisiva, 6 a 3 che vale la vittoria ai savonesi, l’unica in cui invece i toscani di Vannini hanno perso un pò la concentrazione, subendo troppe reti e concedendo troppo all’avversario. 12 a 9 il punteggio al suono dell’ultima sirena.
Muove la classifica la Roma Vis Nova, che con la vittoria casalinga ai danni dell’Ortigia si porta a tre punti, raggiungendo la Florentia. Prestazione di carattere della formazione romana allenata di Ciocchetti, che ha saputo sfruttare la giornata positiva del suo centroboa Mandolini, autore di una doppietta, e di una lotta continua ai due metri valsa le diverse superiorità numeriche concesse proprio all’attaccante romano. Sempre sopra i padroni di casa, nonostante i siracusani di Gino Leone non abbiano mai mollato la presa. Un Pappacena super ha dato il là alla vittoria, supportato da Bezic (per loro tre reti a testa) e dal brasiliano Gomes, senza dimenticare l’ottima regia di capitan Innocenzi e le parate di Bonito. Ortigia che, dopo la sconfitta con la Florentia, perde ancora contro una diretta concorrente per la salvezza. Sono fermi a un punto, figlio del pareggio con il Savona, Camilleri e compagni, incapaci di completare la rimonta, anche se è stata la fase difensiva a costare cara agli ospiti, ancora poco cattivi per questa Serie A1. Determinante l’uscita anzi tempo dal match di Danilovic nel quarto tempo, con il rigore annesso, valsa il definitivo 13 a 10. Il risveglio della Roma Vis Nova, attrezzata per la salvezza, nonostante il tecnico Cristiano Ciocchetti al termine abbia sottolineato un’eccessiva sofferenza dei suoi, colpevoli di aver tenuto troppo in partita l’avversario.