Che succede ad Ibrahimovic? Le dichiarazioni di qualche giorno fa dello svedese sono arrivate come un fulmine a ciel sereno nell’ambiente rossonero e seppur Galliani e Raiola sono intervenuti per sgonfiare sul nascere il caso è palese che qualcosa si sia incrinato. In molti nella scorsa stagione hanno visto un Ibra diverso, allegro, più integrato all’interno della squadra tanto che lui stesso aveva definito quello rossonero l’ultimo suo club da giocatore. L’Ibra attuale è però diametralmente opposto, diverso, scontroso e critico con i compagni e sempre imbrociato tanto da far supporre al principio del solito “mal di pancia” che a fine stagione lo porterà verso nuovi lidi. In molti hanno provato ad analizzare la situazione e le teorie che hanno avuto più consensi sono due. La prima legata alle motivazioni e alla campagna acquisti estiva del Milan non adatta per sferrare finalmente l’attacco alla Champions League. Il re dello scudetto infatti ha quello come obiettivo finale di carriera per dimostrare a tutti di esser vincente e decisivo anche in Europa. Il secondo è il consueto aumento d’ingaggio che viste le situazioni della casse rossonere potrebbe portarlo lontando da Milano e dall’Italia alla fine di questa stagione con il Real Madrid pronto a sfidare il solito Manchester City per averlo. Ibra comunque pur con il broncio è un professionista assoluto e per questo in termini di gol e rendimento non sarà un problema per Allegri. Oggi però si è avuta la prima incomprensione tra la società di via Turati e lo svedese dovuta al suo ritorno in Italia. Ibrahimovic ieri dopo aver litigato con un compagno di squadra ha preso un giallo per aver rifiliato un calcione ad un giocatore finlandese andando incontro alla squalifica. Galliani avrebbe voluto Ibra a Milano lunedi ma l’attaccante, almeno stando alle parole del suo tecnico, vorrebbe rimanere al seguito della squadra impegnata nella partita contro l’Olanda importante per il secondo posto nel girone.