Ibrahimovic, un “malessere” da 12 milioni di euro l’anno

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Hanno suscitato molto clamore, le dichiarazioni rese da Zlatan Ibrahimovic durante la sosta di campionato, circa un suo stato mentale non proprio a posto con la grinta e la voglia di combattere che stanno lentamente, ma inesorabilmente scomparendo. Una doverosa premessa su questo articolo e sulla situazione di Zlatan Ibrahimovic va ovviamente fatta. Se il problema di stanchezza mentale dello svedese dovesse derivare da un inizio di stato depressivo del giocatore, sicuramente Ibra andrebbe rispettato e sicuramente aiutato.

©JUSSI NUKARI/AFP/Getty Images
Ma alcuni sospetti che questo primo “mal di pancia” di Ibrahimovic da quando veste la maglia rossonera, possa essere causato da altri fattori puramente economici e sportivi ci sono e, considerata l’esperienza passata dello svedese, tali sospetti risultano essere fondati. Una spiegazione logica perché Ibra abbia deciso di dichiarare proprio nel ritiro della sua nazionale questo suo malessere, ovviamente non c’e’. perché Ibra non ne ha parlato con la società rossonera? Forse perché il malessere è un chiaro monito verso la sua nazionale dove Zlatan nel corso di questi anni ha raccolto pochissimo oppure lo svedese non è rimasto molto contento dalla campagna di rafforzamento milanista per questa stagione ed abbia iniziato ad esplorare altri lidi per la conquista della sua ossessione chiamata Champions League?. Sicuramente l’uscita di questo stato psicologico non proprio a posto di Ibra ad inizio stagione farebbe pensare ad un reale malessere, considerate anche le dichiarazioni (sicuramente poco opportune) di Stankovic che ha confermato la situazione avendo ricevuto una confidenza direttamente da Ibra. Ma il problema secondo chi vi scrive è un altro: può una persona che ha avuto tutto dalla vita e che guadagna 12 milioni di euro l’anno (giocatore più pagato dell’intera serie A), cadere realmente in depressione e permettersi di dichiarare ai quattro venti di non avere più la stessa grinta del passato? Sicuramente non un esempio di professionalità verso il Milan quello mostrato da Ibra anche perché, come del resto tutti sanno, lo svedese non è attaccato a nessuna maglia ma solamente alla sua pelle.

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