Galliani lancia l’allarme “Anche Cipro avanti nel Ranking Uefa”

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Adriano Galliani ©Giuseppe Bellini/Getty Images

Adriano Galliani fu il primo a sollevare il problema del Ranking Uefa per il calcio italiano. L’ad rossonero aveva preventivato come lo scarso impegno delle nostre squadre in Europa League ci avrebbe portato a perder un posto nella classifica a discapito della Germania.

Adriano Galliani ©Giuseppe Bellini/Getty Images
Come sappiamo, già questo campionato qualificherà solo tre squadre nella massima competizione europea con una cospicua riduzione di fatturato e attrattività del nostro sistema calcio. I propositi di riconquista partiti in estate con la Lega disposta a concedere nuovi introiti a chi avesse fatto strada in Europa League non hanno avuto consensi tanto che Roma e Palermo hanno chiuso anzitempo la loro avventura nella coppa e la Lazio nonostante sulla carte accreditata della vittoria finale è incorsa in due umilianti sconfitte. Galliani quest’oggi tuona dalle pagine della Stampa scagliandosi contro chi decide di far un eccessivo turnover “Ogni volta che si gioca un turno di Champions mi faccio stampare la situazione del Ranking europeo. Nonostante le tre vittorie di Inter, Milan e Napoli siamo all’undicesimo posto e davanti abbiamo pure Cipro. Sapete perchè? Per il disinteresse di alcuni club nei confronti dell’Europa League. In Lega abbiamo pure stanziato un contributo per stimolarli ma poi quando arrivano le partite fanno il turnover… Il problema del calcio non è sapere chi vince Juve-Milan, sono i ventidue punti che ci separano dal Ranking inglese”. Il dirigente del Milan analizza anche un altro problema cronico del nostro calcio, vale a dire l’incapicità di costruire gli stadi da parte delle società emettendo un verdetto tragico per il nostro calcio. Secondo Galliani infatti lo Juventus Stadium resterà un caso isolato “Se i club italiani avessero stadi di proprietà cosa cambierebbe? L’aspetto più importante: il fatturato. Ma purtroppo sono discorsi che non portano a niente. Siamo lontani da questa svolta anni luce. Ciò che è successo a Torino è irripetibile. L’unica cosa che posso fare è cercare di rimodernare San Siro per esaudire un sogno: ospitare presto una finale di Champions League…”.

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