Anche lui ha raggiunto i suoi compagni di squadra, i suoi amici di 1000 giornate, lassù in cielo: Alexander Galimov non ce l’ha fatta e dopo una lunga lotta tra la vita e la morte durata per 5 giorni stamattina si è arreso anche lui, che era l’unico superstite della tragedia aerea che ha cancellato in un istante la squadra di hockey del Lokomotiv Yaroslavl. Aveva riportato ustioni gravissime sull’80% del corpo, che assieme ad altre gravi lesioni non gli hanno lasciato scampo (era stato sottoposto anche a trapianto di trachea la notte scorsa ed era tenuto in coma farmacologico) nonostante la sua strenua resistenza. Galimov aveva iniziato la sua carriera da professionista proprio con il Lokomotiv nel 2004 ed era arrivato ad indossare anche la maglia della nazionale russa. Queste le parole del medico dell’Istituto Vishnevsky di Mosca presso il quale Galimov era ricoverato:
- “Abbiamo lottato per salvare la vita di Sasha, purtroppo non ci siamo riusciti nonostante l’uso delle più moderne tecnologie“.
Tutto il Mondo stava facendo il tifo per lui, quasi come se restando in vita il povero Alex avesse potuto portare con sè un piccolo ricordo vivente dei suoi compagni deceduti e farne partecipe qualsiasi altra persona. Invece il destino ha avuto per lui altri progetti. Ciao “Sasha”, riposa in pace dopo tanta sofferenza…