De Rossi rifiuta il Manchester City

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Il centrocampista della Roma Daniele De Rossi continuerà a vestire i colori giallorossi. Almeno questa è l’intenzione del giocatore che ha rifiutato un’offerta stratosferica da parte della proprietà araba del Manchester City, la seconda nel giro di un mese ricevuta dalla squadra inglese. Sulle tracce del “biondo” di Ostia anche altri club della Premier League come il Chelsea (che deve sopperire all’infortunio di Essien) e il Manchester United oltre al Real Madrid. Tutte le offerte sono state scartate.

© Giuseppe Bellini/Getty Images
De Rossi vuole la Roma, ma il vero problema è se la Roma voglia De Rossi a tutti i costi. E di costi reali si sta parlando. Considerando che il City spenderebbe più di 30 milioni di euro per il cartellino del giocatore e che “Capitan Futuro” ne percepisce 8,1 lordi l’anno. Il mediano ha un contratto in scadenza a Giugno 2012 e nonostante la sua volontà di rimanere vuole delle garanzie per quanto riguarda il rinnovo contrattuale. In due parole: almeno un quinquennale con più soldi considerando che, a 28 anni, questa potrebbe essere l’ultima firma da apporre su un contratto da calciatore professionista. Al momento la Roma non  ha ancora una vera proprietà (il closing sarebbe slittato tra una settimana) e le parti sembrano ancora distanti per quanto riguarda le cifre. La questione non è soltanto economica chiaramente. Il numero 16 romano e romanista rappresenta Roma e la romanità (secondo solo al Capitano Francesco Totti) e il sue legame con la città e la tifoseria sembrerebbe indissolubile. Ma le ombre dei problemi personali nella vita privata non danno garanzie sul rendimento di un fuori classe che nelle ultime due stagioni ha calato vertiginosamente il proprio livello. La conseguenza è stata una incrinatura del rapporto idilliaco con i tifosi e una palese instabilità psicologica che lo ha portato a isterismi e  squalifiche.  Walter Sabatini lo sa bene e probabilmente in attesa della firma sta fiutando altre tracce per il centrocampo. La cosa certa è che Luis Enrique lo vuole esplicitamente al centro del progetto tecnico e anche Sabatini sta facendo di tutto per fare in modo di esaudire la volontà dell’allenatore asturiano. E pure la proprietà americana crede che il nome De Rossi, oltre a rappresentare un valore in campo, possa essere il manifesto di quel rilancio del marchio Roma a livello internazionale e soprattutto nel mercato statunitense, depurato dalle immagine delle gomitate rifilate in Champions League per esempio. Dunque la sensazione è che si arriverà ad un rinnovo. Però non a tutti i costi, ma ad un costo giusto e soprattutto senza danneggiare la Roma.

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