Tania Cagnotto non delude. Anzi, entra nella storia del suo sport conquistando la quinta medaglia iridata nella quarta edizione consecutiva, un record finora mai raggiunto dalle tuffatrici azzurre. In tal caso, la medaglia è il bronzo dal trampolino da 1 metro, a Shangai, subito dietro le mostruose cinesi, Tingmao Shi ed Han Wang, rispettivamente oro ed argento, e davanti all’amica e compagna di allenamenti Maria Marconi, che con il quarto posto raggiunge il suo miglior piazzamento iridato dopo il sesto posto di Roma 2009. Un risultato eccezionale quanto inatteso per Tania, che si era qualificata alla finale con il peggior punteggio, ma che è stata in grado di scalare ben nove posizioni nella finale, anche sfruttando le imprecisioni delle avversarie. Un risultato inatteso per le difficoltà che lo hanno preceduto, ossia per l’ incidente con il motorino che le aveva procurato la frattura al polso ed una ferita al ginocchio, con trenta punti di sutura, che l’avevano costretta a rallentare notevolmente i ritmi degli allenamenti proprio a ridosso del mondiale, mettendone anche in dubbio la sua partecipazione. Invece, a pochi giorni dalla gara, ha cercato di stringere i denti e di intensificare al massimo i ritmi, consapevole del gap fisico con le avversarie, per provare a colmarlo. In allenamento ci ha creduto, in gara ha sperato, ed alla fine è stata ripagata con questo bronzo dal sapore d’ oro. Un risultato, per questo, ancora più importante, frutto anche della sua tenacia e del suo grande carattere, come ha sottolineato il presidente della Federazione Tuffi, Paolo Barelli. Un altro successo, dunque, per la ventiseienne figlia d’arte, preludio alle prossime olimpiadi di Londra.