Le capacità di scovare talenti e di tenere i bilanci della società in ordine evitando voli pindarici e spese folli permette all’Udinese di far i prezzi dei suoi gioielli e quindi di non esser preso per la gola dalle big di Italia e d’Europa.
Il patron Pozzo ha ancora una volta precisato che manca l’offerta giusta per portar via Alexis Sanchez da Udine, è quindi bassa anche l’offerta del City che a tutt’oggi si aggira sui 35 milioni di euro ed è la migliore di quelle del novero delle pretendenti.
“Alexis è un giocatore super richiesto, ma ha un prezzo importante. Non è un’operazione facile per chi vuole comprarlo. E sia lui che il suo agente sono persone intelligenti, che si rendono conto che in primis non lo possiamo regalare e in secundis se su di lui non c’è la giusta considerazione, è meglio che resti a Udine per non rischiare di bruciarsi o di essere messo in discussione”.
In casa Udine è ormai chiaro che si priveranno del cileno solo per una cifra irrinunciabile altrimenti decideranno di tenerlo in organico almeno fino al preliminare di Champions League che in caso di passaggio del turno porterebbe nelle casse dei friulani 20 milioni di euro.
Ovviamente se Sanchez giocasse il preliminare la Juventus poi avrebbe un grosso vantaggio rispetto a Inter, City e Barcellona non dovendo giocare le coppe. L’Inter però gode sempre dei favori del giocatore e della possibilità di trattativa concessa da Pozzo.