Speciale, finale Scudetto Primavera: la Roma di De Rossi

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Domani sera a Pistoia si giocherà la finale scudetto del Campionato Primavera con la Roma di Alberto De Rossi che cercherà di superare il terribile Varese di Mangia dando continuità di risultati ad un gruppo che si laureò Campione d’Italia con gli allievi. Il progetto “culturale” presentato ieri da Sabatini e Luis Enrique per forza di cose coinvolge la Primavera, cercheremo adesso di estrarre le peculiarità dall’undici di De Rossi. La Roma gioca con dinamico 4-2-3-1 studiato dal tecnico per abituare i giovani giallorossi al sistema di gioco utilizzato in prima squadra ed esaltarne il centrocampo, reparto qualitativamente migliore.

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  Mirko Pigliacelli (30.06.1993) E’ sicuramente un punto di forza della squadra, titolare nella Nazionale Under 19 è considerato insieme all’interista Francesco Bardi il futuro del calcio italiano. Grinta, personalità è bravo a dar tarnquillità al reparto difensivo. Stefano Sabelli (13.01.1993) Un infortunio al piede gli fece perdere le finali del campionato allievi e la preparazione in prima squadra ad inizio di questa stagione. Vanta due presenze con gli azzurri in under 18 e due convocazioni in prima squadra. E’ un cursore di fascia destra e vedendolo giocare ricorda per qualità di corsa e tecnica il pendolino Cafu. Io punterei su di lui. Luca Antei (14.04.1992) L’eroe delle semifinali contro il Genoa è arrivato in giallorosso solo ad inizio stagione dal Tor Quinto ma si è subito imposto, comandando la difesa giallorossa con una incredibile sicurezza. Bravo nel gioco aereo è elegante anche in fase di impostazione, non ci meraviglieremmo se Luis Enrique decidesse di portarlo in prima squadra. Sebastian Mladen (11.12.1991) E’ uno degli anziani della giovane truppa di De Rossi, arrivato in Italia su suggerimento di Popescu dimostra personalità Potrebbe andare in prestito a provare l’ebrezza di un campionato. Paolo Frascatore (04.01.1992) Nato anche lui nel Tor Quinto è l’aterego di di Sabelli. De Rossi e i tifosi della magica stravedono per lui, nonostante il ruolo di terzino sinistro ha il “vizio” del gol e spesso in partite importanti. Federico Viviani (24.03.1992) Il “cagnaccio” giallorosso, morde le caviglie degli avversari ed è sempre in aiuto del compagno in difficoltà, forma con Florenzi una coppia devastante e completa. Alessandro Florenzi (11.03.1991) Il capitano è il faro della squadra, partono dai suoi piedi tutte le azioni. E’ un folletto, ma ha grinta e carisma e quest’anno ha debuttato in serie A. Gianluca Caprari (30.07.1993) E’ la stella dell’organico di De Rossi, innamorato del pallone a volte irriverente ma è il giocatore che cambia gli equilibri della partita. Parte dalla sinista e sul dribbling salta sempre l’avversario diretto. Amato Ciciretti (31.12.93) E’ stato l’eroe delle fase finali con gli allievi nella scorsa stagione. Un numero 10 sulle spalle ma più che Totti, Ciciretti ricorda De Rossi ottime geometrie capacità d’inserimento e sopratutto una grande predisposizione al sacrificio. Louis Jerome Dieme (27.12.1992) Dopo un’annata di ambientamento Dieme in questa stagione è esploso, bravo a creare superiorità sulla destra non disdegna la via della rete anche se dev dimostrare di esser più fredosotto porta. Mattia Montini (28.02.1992) Scelto da Bruno Conti ben 8 anni fa, il 4-2-3-1 di De Rossi non può fare a meno di lui. Centravanti boa bravissimo a cercare gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti giallorossi, a segno già in due occasioni durante la final eight nonostante la stazza dimostra di aver un ottimi dinamismo. Giammario Piscitella (24.03.1992) De Rossi lo inserisce quasi sempre a partita in corso per le sue immense qualità nel nascondere il pallone. E’ prezioso sia nel mantenere il risultato che cambiare le carte in tavola grazie alle sue individualità. Speciale, finale Scudetto Primavera: il Varese di Mangia

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