Scommesse, pm “in A coinvolti i club”. Spunta anche Bobo Vieri

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Siamo di fronte ad una nuova Calciopoli? Dopo cinque anni dalla Calciopoli 1, della quale ancora oggi si discute se sia esistita davvero e abbia colpito in egual modo tutti i protagonisti, l’espandersi dello scandalo scommesse rischia di travolgerci nuovamente proiettandoci come nei film di maggior successo nel sequel.

In un primo momento la rete di scommesse sembrava dovesse coinvolgere le serie minori e squadre ed atleti di secondo piano. In molti erano pronti a giurare che i nomi di Doni, Bettarini, Signori e del povero De Rossi erano stati inseriti proprio per dar seguito all’indagine montando uno scandalo mediato.

Adesso però si scopre del coinvolgimento della camorra e come se non bastasse questa sera il pm Roberto Di Martino, titolare dell’inchiesta sulle partite truccate confessa “la sensazione che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati”. “È una sensazione e una sensazione senza riscontri non è una prova”. “La sensazione è, però – ha proseguito – che in serie A le combine non siano fra i giocatori ma fra le società”.

Insomma una dichiarazione pesante che farebbe passare il reato da responsabilità ogettiva per il coinvolgimento di qualche tesserato al coinvolgimento diretto.

Dalle intercettazioni salta fuori poi il nome di Bobo Vieri, tornato alle cronache ieri per la scazzottata con Fabrizio Corona. L’ex attaccante di Milan, Inter e Juve viene nominato da Ivan Tisci, uno degli indagati del gruppo degli ‘zingari’, in una telefonata a Antonio Bellavista al quale confessa che Vieri era a conoscenza dell’over di Inter Lecce.

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