Sentenza Gea, le motivazioni. I Moggi agivano in modo individuale

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“I reati ritenuti a carico dei due imputati sono riconducibili a scelte individuali ascrivibili addirittura ai singoli e senza che nei fatti possano ravvisarsi gli elementi costitutivi del delitto associativo”.

Non c’è l’associazione a delinquere nel modo di agire di Luciano Moggi e di suo figlio Alessandro nel comportamento tenuto rispettivamente nei confronti di Emanuele Blasi e dei russi Zetulayev e Boudianski. Il dg bianconero condannato per violenza privata voleva convincere il centrocampista, adesso al Napoli, a lasciare la procura di Stefano Antonelli (passando poi alla Gea) in cambio di un adeguamento contrattuale. Stesso atteggiamento tenuto da Alessandro Moggi volendo convincere con la forza i due baby russi a firmare per la Gea.

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