Un fulmine a ciel sereno è caduto su Pescara: l’intero CDA si è dimesso lasciando il Delfino senza società. Una situazione inaspettata giunta poche ore dopo la contestazione dei tifosi presenti a Cittadella nei confronti del D.S. Delli Carri e dopo un comunicato della tifoseria organizzata biancazzurra che aveva interrotto la ‘luna di miele’ con i vertici abruzzesi che hanno rilevato il sodalizio dopo il fallimento di due anni orsono. Questo il testo integrale del comunicato
“Il presidente Giuseppe Adolfo De Cecco e tutto il CdA, nelle persone di Daniele Sebastiani, Alessandro Acciavatti, Amerigo Pellegrini, Giacinto D’Onofrio e Gianni Pagliarone, con rammarico, rassegnano le dimissioni dai vertici della Delfino Pescara 1936 Srl.
Ringraziamo le istituzioni, il sindaco avv. Luigi Albore Mascia e l’amministrazione comunale, il presidente della Provincia Guerino Testa per il loro puntuale sostegno, il Questore Paolo Passamonti e il Prefetto Vincenzo D’Antuono e le Forze dell’Ordine tutte, la stampa e la nostra tifoseria che ci è stata vicino sin dall’inizio cullando con noi il sogno di riportare il Pescara nel calcio che conta.
Tutto quello che abbiamo fatto, lo sapete, l’abbiamo fatto con il cuore: certo, chi non fa, non può sbagliare. E credo che noi per il nostro Pescara abbiamo fatto tanto. Tantissimo. Qualora avessimo commesso degli errori, riteniamo che siano stati commessi in buona fede, convinti di operare sempre per il bene dei nostri colori.
In un anno abbiamo riportato la squadra in serie B, i nostri giovani non hanno sfigurato nelle rispettive categorie come qualcuno ama raccontare, ma hanno riportato ben tre qualificazioni e passaggi alla fase successiva con i Giovanissimi e gli Allievi Nazionali e la squadra Berretti. Il nostro tecnico Eusebio Di Francesco ha fatto esordire ben 6 giovani di belle speranze che ci invidiano tutti; tanti ragazzi sono nelle nazionali di categoria: ultimo solo in ordine di convocazione Marco Capuano che proprio in questi giorni è con l’under 21 di Ferrara, la nazionale più importante di settore; un giocatore, Capuano, che se non fosse stato per questa società, sarebbe finito a giocare in chissà quale categoria perché valutato erroneamente in passato.
Alla luce di questo, forse, non abbiamo sbagliato così tanto. Quello che abbiamo fatto l’abbiamo fatto con coscienza e con passione. Ma oggi forse è arrivato il momento di farsi da parte: abbiamo compiuto quello che la città ci aveva chiesto, ovvero riportare il Pescara allo splendore di una volta. Missione compiuta, dunque. Ora la palla deve passare a qualcun altro, magari a qualcuno che non commetterà i nostri errori e che sarà bravo più di noi.
Attendiamo degli imprenditori che rilevino la società che con onore e dignità abbiamo rappresentato: la consegneremo loro pulitissima, senza alcun debito e pronta a disputare un altro campionato di serie B dopo la splendida salvezza raggiunta quest’anno.
Non vogliamo lucrare in alcun modo: siamo pronti a cederla a costo zero, non chiediamo nulla di quello che abbiamo investito in questi tre anni.
Chiediamo solo a chi vuole farsi avanti, di farlo in fretta per non compromettere e vanificare le operazioni di mercato che avevamo intrapreso: infatti in questo momento anche le operazioni in entrata e in uscita sono state bloccate.
Restituiamo una società sana: ma la restituiamo nella sua sede, nella giusta sede, non in Tribunale.
Domani in occasione del “rompete le righe” della squadra al quadrangolare che abbiamo organizzato all’Adriatico, anche noi, presidente e amministratori, saluteremo e ringrazieremo il pubblico e i tifosi che ci hanno sostenuto in questi anni e ci congederemo attendendo imprenditori seri che vogliano portare avanti il nome del Delfino.
DELFINO PESCARA 1936 Srl
Il Presidente
Giuseppe Adolfo De Cecco”