La Lazio esce sconfitta da Milano al cospetto di un Inter in dieci uomini ma Lotito questa volta evita la polemica arbitrale prendendosela con i suoi giocatori, ma nel post partita è nata lo stesso una scaramuccia verbale con il giornalista Sconcerti ai microfoni di Sky.
Sconcerti rimproverava al presidente della Lazio un colloquio con il designatore arbitrale Braschi nell’intervallo, colloquio che per le regole post calciopoli non potrebbero esserci.
“Stavamo solamente parlando della partita. Non c’è stato assolutamente nessun pensiero rivolto alla direzione di gara, non iniziamo a mettere in giro voci che non esistono. Stavamo analizzando la partita dal punto di vista tecnico-tattico”. Replica Lotito alla domanda della D’Amico sul colloquio con Braschi, la risposta però non convince in particolare Sconcerti, che subito replica interrompendolo: “Lo sa che sta facendo una ‘excusatio non petita, accusatio manifesta’?”. “Ma che c’entra mi scusi, io sono anche membro del Comitato di Presidenza della Federazione e non posso parlare col designatore. Cioè uno non può neanche fermarsi a salutare una persona che conosce, deve far finta di niente, solo perchè lui è il designatore? Quindi secondo lei io che dovrei fare, mi dovrei eclissare? Diventare un fantasma?”. Poi continua: “Non vado mai in Federazione? Mi sa che le sue fonti sono sbagliate Sconcerti”.
“Ma infatti la colpa non è sua Lotito – tuona Sconcerti – ma di Braschi, che in qualità del ruolo che svolge non dovrebbe trovarsi lì”. “Ah quindi secondo lei un designatore non dovrebbe mettere piede in uno stadio? Ma che sta dicendo?”. Infine ci pensa lo stesso Sconcerti, stremato, a chiudere la battaglia verbale con un: “Presidente non ce la faccio più, ha ragione lei, non so più che cosa dirle