La finale di Coppa del Re di questa sera al Mestalla non sarà immune dalle polemiche, come è giusto che sia per un Real Madrid – Barcellona. Dopo la conferenza stampa “muta” di Mou alla vigilia del match di campionato di sabato scorso, le polemiche di questi giorni riguardano l’ammonizione del blaugrana Iniesta (che era diffidato) rimediata nel match valido per l’andata dei quarti di Champions League contro lo Shaktar, finalizzata a scontare la squalifica nella gara di ritorno (dato il rassicurante 5 a 1 dell’andata che assicurava al Barca una facile partita di ritorno) ed essere disponibile, poi, per la semifinale, che si disputerà il 27 Aprile ed il 3 Maggio contro il Real Madrid.
L’episodio dell’ammonizione ottenuta da Iniesta è stato contestato dall’Uefa, tacciando il centrocampista di aver adottato una condotta non regolamentare e non appropriata, poichè avrebbe volontariamente cercato l’ammonizione, non rispettando una distanza su un calcio di punizione durante il secondo tempo della gara di andata con gli ucraini di Lucescu.
Iniesta, ora, rischierebbe una giornata di squalifica ulteriore, che potrebbe essere ufficializzata domani dalla commissione disciplinare dell’Uefa, ed il provvedimento gli farebbe saltare la semifinale di andata con il Real Madrid. Il Barcellona, però, ha già annunciato di voler presentare ricorso, puntando sulla buona fede del giocatore, e contestando la natura sproporzionata della sanzione.
Un altro episodio, accaduto nella partita di Liga di sabato scorso, sarebbe al centro dell’attenzione dei due club, in una guerra continua di nervi tesi che avrebbe coinvolto anche un calciatore dall’animo placido come Leo Messi: nel finale di gara al Bernabeu, la Pulce non riesce a controllare un pallone sulla fascia sinistra e, deluso, scaraventa il pallone in fallo laterale colpendo uno spettatore in prima fila. L’ arbitro Muñiz Fernández, però, comemttendo un errore di valutazione non ammonisce l’argentino, suscitando l’ira delle merengues ed, in particolare, di Pepe, che si avvicina a Messi con aria minacciosa “dandogli del matto”.
Ma le polemiche non finiscono qui: il protagonista dell’ultima “questione” pre Clasico è, come spesso accade, Josè Mourinho, accusato di aver ordinato agli addetti del Bernabeu di non tagliare l’erba del Santiago Bernabeu prima della sfida di sabato, e di non bagnare il campo fino a due ore prima della gara, per provare a contrastare con l’abile trucchetto il palleggio rapido del Barcellona. Molti calciatori del Barca hanno ravvisato l’anormalità del manto erboso poichè i ciuffi d’erba risultavano di tre o quattro centimentri più alti del normale, ma, nonostante l’accortezza il Barca ha ottenuto ugualmente l’ 80% del possesso palla.
La stregoneria di Mou, dunque, non ha avuto riscontri positivi, così come accadde quando allo Stamford Bridge – negli ottavi di finale della Champions 2006 – il Barcellona sfidò il suo Chelsea: anche in quel caso non servì aver ordinato di irrigare il campo fino al limite del normale perchè i blaugrana si imposero ugualmente per 2 a 1.
Nella finale dell Mestalla di Valencia, inoltre, Mou non potrà ricorrere allo stratagemma del campo poichè l’erba del Mestalla sarà tagliata per sette volte fino al giorno della finale,per non avere fili d’erba che superino è i 25 mm di lunghezza. Pertanto, bisogna attendersi che Mou studierà qualche altro diversivo: tattico, grottesco o altro?
Bisognerà attendere domani per scoprirlo.