Sono i diritti Tv che fanno riemergere un’ antica alleanza spezzata nel 2006 da calciopoli, tra Corso Galileo Ferraris e via Turati. Juventus e Milan infatti, sono pronte a richiedere un risarcimento danni ai 14 club che in assemblea di Lega hanno votato contro la fatturazione e quindi l’incasso di 90 milioni di diritti tv già erogati.
Gli uffici legali delle due squadre sono già al lavoro e sono partite le due lettere di diffida con citazione per danni direttamente alle persone che hanno espresso i 14 voti. La prima è stata inviata alle 3 agenzie (Doxa, Crespi, Sport+Markt) incaricate di svolgere le indagini sulla consistenza dei bacini di utenza. “La delibera è stata impugnata da 5 grandi club – si legge – che hanno contestato in tutto e per tutto quest’assegnazione, avvenuta in base ad un accordo firmato da 15 club prima dell’assemblea, allegato al verbale come prova“; La seconda lettera è stata invece mandata all’indirizzo dei 14 club che hanno votato contro fatturazione alle tv e pagamento dei diritti già consumati: dai 90 ai 105 milioni per ognuna delle 5 grandi, meno per le altre.
La rottura è arrivata venerdì scorso quando, i 5 club più grandi per bacino d’ utenza e cioè Juventus, Milan, Inter, Napoli e Roma, sono stati messi sotto dalle 15 società medio-piccole con la sola astensione al voto, tra queste, del Palermo.
Secondo l’ avv. Briamonte, legale della Juventus, o entro 15 giorni le squadre in oggetto “sanano una situazione illegittima creata con dolo o dovranno rispondere col proprio portafogli”.
I prossimi saranno giorni di fuoco in Lega e con ogni probabilità si arriverà alla definitiva rottura, anche perché, quando si tratta di soldi, non c’e’ tifo o errori arbitrali che tengano e gli antichi dissapori lasciano spazio magicamente, a nuove e sante alleanze.