Napoli, oltre la delusione per un anno record

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Dopo una cavalcata trionfale durata un’intera stagione, pare inevitabile tirare il fiato, pare inevitabile anche se doveva essere evitato. In casa Napoli la delusione per la sconfitta subita domenica sera contro l’ Udinese, fra le mura amiche del San Paolo, è ancora cocente, perchè ha significato la fine di un sogno ad occhi aperti, di un’illusione che pareva tanto lontana e difficile da raggiungere quanto emozionante e significativa, per la città, per i tifosi, per il Sud.

Nonostante tutto, però, è essenziale non perdere la lucidità nell’analisi di questo campionato partenopeo, che al di là della classifica ancora aperta matematicamente, ha avuto dell’incredibile, ed ha superato i limiti delle più rosee aspettative. Un progetto serio, ideato e realizzato dal presidente De Laurentiis, reso operativo ed “esecutivo” dalla grinta, la determinazione e dal carattere di una guida tecnica fra le migliori in Italia, Walter Mazzarri. Una squadra costruita attornoalla solidità difensiva e di centrocampo che consente ai suoi geni d’attacco di esprimersi al meglio delle loro potenzialità, il Pocho Ezequiel Lavezzi, l’incisività di Marechiaro Hamsik, i gol di Edinson Cavani.

Quest’ultimo, si è macchiato della colpa di sbagliare il rigore nella partita di domenica sera che, con un quarto d’ora di gioco da disputare, avrebbe permesso di accorciare le distanze per poi provare ad agguantare in extremis il pareggio. Il suo errore dal dischetto ha suscitato la delusione di molti, ma non può offuscare la sua straordinaria stagione.

Lucidità d’analisi, appunto. Ed è questa che predica il presidente De Laurentiis in questi giorni. Non bisogna aver paura di perdere la Champions, bisogna continuare a guardare avanti, andando fieri di ciò che si è costruito finora, che non è stato un castello di sabbia ma un castello reale, aggiungendo la conferma di Mazzarri per il futuro e precisando quali erano, ai blocchi di partenza, gli obiettivi della stagione: ” Ho sempre detto che dovevamo migliorare il sesto posto, quindi tutto quello che verra’ in piu’ sara’ guadagnato, anche perche’ a me continua ad interessare il processo di crescita. Dovrebbe preoccuparsi chi ha speso tantissimo ed ha ingaggi enormi e rischia di non qualificarsi per niente. Mazzarri? Ha tre anni di contratto, certo che resta con noi”.

La serenità e la grande soddisfazione con cui De Laurentiis può guardare alla sua creatura sta anche nella consapevolezza di averla costruita con raziocino, con progettualità di lungo periodo, senza esborsi folli e perseguendo l’obiettivo dell’utile di bilancio, in accordo con i principi del fair play finanziario voluti dall’ Uefa e da Platini. “Da cinque anni abbiamo i conti in utile, precorrendo il fair play finanziario. I tifosi hanno cominciato a capirlo ed apprezzarlo, mentre gli altri club faticheranno tanto per mettersi al passo, perche’ non sono abituati. E’ un aspetto importante, a meno che i potenti non vogliano metterci su un tappo. Siamo al 19esimo posto nel ranking mondiale, e forse questo vale piu’ degli scudetti e delle coppe”.

Una squadra di cuore e del cuore, che ispira simpatia a molti al di là del tifo e della fede ccalcistica. Questa è già una vittoria importante, il resto verrà da sè. L’importante è mantenere la lucidità gestionale avuta finora, non lasciandosi influenzare dalla smania del vincere ad ogni costo. La stagione attuale, è certo, lascerà comunque un segno importante, e sarà un bagaglio di esperienza per il Napoli, che, se saprà raccoglierlo a dovere, il prossimo anno potrà realmente casndidarsi per un ruolo di primissimo piano, magari adottando qualche rinforzo mirato a rafforzare l’organico per consentirgli di sostenere al meglio due competizioni di alto livello.

La speranza, però, per i tifosi partenopei è che anche quest’anno possa esserci qualche soddisfazione al foto finish. Nel calcio mai dire mai.

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