Nell’ ultima giornata degli assoluti primaverili a Riccione, Federica Pellegrini continua a lottare contro i suoi fantasmi e con le continue crisi di panico che attanagliano la fuoriclasse azzurra da un paio d’ anni. Ma questa volta la vittoria negli 800 sl non è solamente importante a livello agonistico, ma soprattutto a livello psicologico, perché l’ azzurra è riuscita ad essere più forte del panico e, dopo un momento di titubanza, riesce a salire sul blocco di partenza ed a vincere la gara.
Federica racconta L’angoscia provata alla fine, dopo aver vinto con un 8’31″08 che la qualifica per i Mondiali, dopo essere uscita dall’acqua in lacrime: “E’ successo il solito – gli 800 non sono facili per me. A volte quando cerco di farla bene, mi creo queste situazioni, non capisco neanche il motivo. La cosa positiva è che sono riuscita lo stesso a nuotarli fino alla fine. All’inizio ho pensato che potevo o andare via o sconfiggere questa cosa ogni vasca, per 16 vasche. La cosa positiva è che ce l’ho fatta fino alla fine, senza mollare a metà. E’ già un passo avanti”.
Nelle altre gare, succede che, nei 200 stile libero vince Gianluca Maglia (1’48″60) davanti al ritrovato Belotti e Pizzetti, ma tre grandi restano fuori dal podio: Brembilla (5), Magnini (6) e Rosolino, un segno inevitabile del tempo che passa. Nei 200 rana primo titolo tricolore in carriera per il romano Flavio Bizzarri (2’12″42, record italiano juniores), campione olimpico giovanile a Singapore. Nei 200 misti femminili si conferma Alessia Polieri (2’14″37). Lo sprint femminile ha di nuovo il volto della romana Erika Ferraioli (25″98) davanti alla speranza della Larus Giada Galizi (classe ’93). Infine Chiara Boggiatto completa la tripletta nella rana con i 100 rana (1’09″74), mentre si ritrova anche Ilaria Scarcella (terza).