Giuseppe Marotta direttore generale dell’area sportiva bianconera intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport su Radiouno ha analizzato il momento positivo che la Juventus sta vivendo in quest’ultime giornate di campionato: “Dobbiamo essere prudenti e realisti, il distacco tra noi e la Champions e’ consistente, i punti sono tanti a sei giornate dal termine, ma l’obbligo di crederci e impegnarci fino in fondo c’è”.
Il commento del dirigente juventino si sposta alla difficile partita di ieri, caratterizzata dalle incognite legate all’orario, al caldo patito, con un complimento all’allenatore che ultimamente è stato a suo modo di vedere troppo criticato: “Abbiamo dimostrato di saper reagire a una situazione difficile come quella di ieri e con un gran caldo. È stata quasi un’impresa per noi considerando che Del Neri ha utilizzato 12 su 14 giocatori diversi rispetto alla stagione passata”.
ANNUS HORRIBILIS – Certamente non basteranno queste ultime giornate di campionato a cancellare il solito annus horribilis che la Juventus sta passando dopo l’esperienza di Calciopoli, soprattutto considerando le esigenze di una tifoseria abituata a palcoscenici migliori: “La pressione attorno alla Juve e’ forte, questa squadra ha ottenuto vittorie importanti e in questo periodo dopo Calciopoli non siamo riusciti a ottenere risultati importanti. Il tifoso era abituato a vincere, il credito si e’ un po’ consumato e ogni domenica bisogna cercare di vincere e onorare la maglia che si indossa”.
INFORTUNI– Se i risultati sperati non sono arrivati. E il progetto Juve non è decollato le colpe sono da rilevare anche nei troppi infortuni che hanno colpito la rosa bianconera: “E’ vero, ma molti sono di carattere traumatico, di conseguenza c’e’ anche la componente fortuna. Il Napoli non ha avuto tanti infortuni, e’ una virtù ma anche un aspetto fondamentale. Credo che ormai il calcio sia esasperato sul piano agonistico e i problemi muscolari e traumatici sono all’ordine del giorno e bisogna tenerne conto nella costruzione di una squadra che non può avere una rosa contenuta”.
CAPITOLO DEL NERI– Marotta ribadisce la fiducia incondizionata al tecnico, parlando di continuità e pazienza per arrivare ai risultati sperati: “Del Neri ha ridato un’identità’ a un gruppo tra numerose difficoltà e dopo una politica di rinnovamento. Non e’ un caso che le squadre che ci stanno sopra sono costruite negli anni, a partire dal Napoli. Ci vuole anche pazienza e il modello di riferimento si costruisce nel tempo, a patto che non arrivi un Abramovich di turno, anche se non e’detto che con i soldi si riescano a ottenere obiettivi vincenti. Raramente il nostro tecnico ha avuto la possibilità di mandare in campo la stessa formazione, anche oggi abbiamo 12 giocatori fuori. Il Napoli e’ riuscito a utilizzare 17-18 giocatori, mentre noi ne abbiamo mandati in campo 35. La società e’ compatta e siamo una delle poche squadre che nonostante un ruolino di marcia non soddisfacente non ha cambiato allenatore”.
CASO BUFFON – Caso chiuso con Buffon che rimane il portiere titolare della Juve: “Non esiste nessun problema Buffon. E’ il portiere titolare della Juve, e’ stato riconosciuto come il miglior portiere degli ultimi 10 anni e gode della stima di tutti. Abbiamo ingaggiato in estate un altro bravo portiere come Storari perché serviva sostituire Buffon, che e’ rientrato dall’infortunio, ma dopo la partita di Roma i medici hanno stabilito la sua indisponibilità fisica. Del Neri si e’ affidato nuovamente a Storari, ma appena sarà disponibile tornerà titolare”. Su una possibile trattativa tra Buffon e la nuova Roma di Di Bendetto, Marotta si dice molto scettico: “Riguardo alle voci e’ difficile che una società come la Roma in questo momento riesca già a intavolare un discorso di mercato”.
(Fonte: ItalPress)