Il Matador rompe il digiuno permettendo al Napoli di superare il Cagliari al San Paolo riportandosi in corsa per lo scudetto a soli tre punti dalla capolista Milan e con un campionato, sulla carte, più agevole rispetto alle avversarie.
Gli azzurri di Mazzarri faticano un tempo per via dell’ottimo posizionamento dell’undici isolano preparato a dovere dall’ex Donadoni. E’ infatti di Acquafresca l’azione più pericolosa del primo tempo, mentre il Napoli si limita a qualche conclusione della distanza.
La ripresa è però di tutt’altra intensità, il Napoli impiega solo 4 minuti per sbloccare il risultato con Lavezzi abile a procurarsi un rigore con una strattonata di Ariaudo, Cavani dal dischetto non sbaglia.
Il gol galvanizza gli azzurri che vanno vicini al raddoppio con Hamsik sul cui tiro a botta sicura si immola Ariaudo e sulla ribattuta Agazzi è attento su Yebda. Quando la partita sembra incanalata verso la vittoria partenopea Acquafresca con un controllo volontà beffa Cannavaro interrompendo l’imbattibilità di De Sanctis a 800 minuti tondi tondi. Solo un imprevisto, però, per la squadra di Mazzarri che si riorganizza e sei minuti più tardi rimette le cose a posto. Questa volta Cavani torna al gol su azione e lo fa con una magia. Un pallonetto delizioso che beffa Agazzi e fa riesplodere il San Paolo.