Notoriamente è uno che ci mette la faccia dicendo quello che pensa tanto da esser un idolo per i tifosi nerazzurri ma anche un dei più odiati dalle tifoserie avversarie, Marco Materazzi, dai microfoni di Sky Sport dice la sua sulla convocazione del presidente dell’Inter Massimo Moratti da parte del procuratore federale Palazzi in merito al secondo filone di Calciopoli.
Matrix ironizza sul coinvolgimento dell’Inter “Mi viene da ridere: Moratti dovrà perdere mezza giornata di lavoro a Napoli. Vorrà dire che berrà un buon caffè napoletano. In questi casi si dice che il tempo è galantuomo…”.
Non manca poi l’ennesima stoccata al mai amato Benitez “Leonardo ha grande intelligenza. E’ stato Leo a mettersi a disposizione della squadra e non il contrario, come invece accadauto in passato. Con Benitez, c’erano infortuni, ma ci sono anche adesso: ora, però, si vince ugualmente, anche senza tanti giocatori”.
L’ultima battuta sul derby “Non sarà determinante, sarà fondamentale vincere le partite che lo precedono”. Ancora una volta Materazzi entra in tackle e le sue dichiarazioni non faranno che discutere.
povero cristo, ora che non gioca più a calcio vuol diventare un personaggio ma fa pena.
ke c********…l’inter solo truffando poteva vincere!6 uno scandalo materà! Pensa ad allenarti e fattè na plastica ke sì propriu bruttu!!
Perdonaci materazzi se gli Sportivi Italini, presi in giro nel 2006 con farsopoli, la misera scusante di chi non è Sportivo e non sa perdere come te, moratti, provera e pochi altri, non ridono, e perdona il Procuratore Palazzi se ha convocato moratti,……… purtroppo, “piaccia o non piaccia” è la Realtà, ……forse ha giugno 2011, visto che nel 2006 hai indossato l’abito bianco, potrai indossare l’abito di pinocchio.
ciao io che sono juventino dico solo na cosa che materazzi deve stare zitto no che dice che gli viene da ridere?che la legge è uguale x tutti e penso che fra poco si mettono ha piagere?cordiali saluti
nel ciclismo si usa dire che ad un campione quando si accorciano le gambe gli si allunga la lingua, solo che Materazzi non è mai stato un campione
Certo che voi juventini non sapete più che pesci prendere… tutto questo fumo che state facendo oltre a farvi perdere la faccia vi fa perdere anche la ragione… tutti gli anni che avete rubato? 1998, 2002 ecc. dove li mettete? di scudetti meritati ne avete ben pochi, non siete per niente sportivi, voi siete gli antisportivi per eccellenza! sempre pronti a buttare merda sugli altri e denigrare tutti… ce la sucate ora e pure tanto… ah ah ah!! ciao perdenti!
“Piaccia o non piaccia”, manco più le chiacchiere da bar di farsopoli 2006, giustificano chi non sa perdere e non è sportivo (anche nel 1998, e nel 2002 chiedere a Nucini). Dal processo di Napoli la Verità comincia ad uscire e chi “ruwwawa”, chi “spiava” e chi “intrallazzava” non era un club di Torino con le strisce bianconere, anche nel 1998 e 2002, ma un club (forse due o tre) di altra città (o due città) con altri colori……giugno sta arrivando…..”piaccia o non piaccia”.
Penso sia giunto il momento che gli Sportivi Italiani, presi in giro nel 2006, hanno il diritto di essere informati sulla Verità che sono emerse dal processo Vero di Calciopoli di Napoli, rispetto all’aborto giuridico di farsopoli 2006, “piaccia o non piaccia”, visto che nell’anno 2006 il “mostro” Moggi e la Juventus erano massacrarti ogni giorno.
Riportato:
Dell’accusa di associazione a delinquere ormai resta ben poco TORINO, 18 marzo – Cosa resterà degli anni Ottanta non lo sa neanche Raf. Sappiamo, invece, che resta poco dell’accusa di associazione a delinquere – tradotta da Borrelli nell’innovativo concetto di “illecito sportivo strutturale” che venne usata come un maglio dalla giustizia sportiva nel 2006 sulla Juve.
ALL INCLUSIVE – Uno dei cardini dell’accusa era proprio l’esclusività del rapporto Moggi-Designatori, ovvero, la costituzione di un tetragono grumo di potere (ricordate?) che con cene e incontri privati e con una fitta rete di contatti telefonici (di cui uno solo, nel 2006, con un’utenza riservata ma intercettabile, volendo) condizionava l’andamento di un’intera stagione sportiva. Allora, secondo i giudici, Moggi e Giraudo giocavano un campionato parallelo e telefonico a quello che i supercampioni di Capello (e di Berlino 2006), vincevano in campo contro il Milan del marconista Meani. Ebbene, i giudici del calcio giudicavano in base a quanto i Carabinieri scrivevano sulle loro informative: e i buchi sono impressionanti. Piaccia o non piaccia a Narducci, le telefonate coi designatori o – peggio – con gli arbitri ci sono e riguardano molto i dirigenti di quasi tutti i club della A. E pranzi e cene (non vietati) non erano esclusiva juventina: al processo di Napoli anche Facchetti junior ammette quella del padre con Bergamo, che va anche a casa Moratti a Forte dei Marmi, ma in arrivo ce ne sono anche altri di incontri conviviali. E non è proprio Moratti a sollecitare la visita a Milano di Bergamo per un regalo? E quanto a cene va ricordato lo scarso peso assegnato all’appuntamento al ristorante di Lodi di Galliani e Collina per parlare del futuro da designatore. In ogni caso anche a Parma si osserva il rito senza bisogno di Moggi come asserito per i Della Valle: Sacchi invita i designatori a casa Tanzi, lo confessa Baraldi al processo
Riportato:
Dell’importante udienza di Calciopoli di martedì scorso si è letto tutto e il contrario di tutto, tra molte omissioni e pezzi di colore di nessuna sostanza. Ognuno è libero di vederla come vuole, ma a tutto c’è un limite, e questo confine è stato superato da alcuni cronisti presenti in aula. Giusto evidenziare che la Gazzetta ha un posto molto parziale in quest’elenco, perché in talune parti ha sorpreso al contrario. Richiamo in prima pagina (una rarità, dopo che i titoli ad effetto in un’unica direzione erano stati una costante dal 2006 in poi), anche un significativo “round alle difese” (vivaddio), e una cronaca all’interno, che non ha mancato di sottolineare le «diverse contraddizioni» del teste Nucini. Ma i due cronisti a braccetto potevano fare di più. Sui «ragionamenti o riscontri» di quanto riferito da Gianfelice Facchetti a proposito delle confidenze fattegli dal padre, manca la cosa fondamentale, l’ammissione da parte di Facchetti jr che si trattava solo di «ragionamenti». E su Zamparini, del tutto ignorato il documento prodotto dalla difesa e messo agli atti circa il sorteggio che aveva fatto uscire il nome di Rizzoli. Sorteggio, non designazione, fatto neanche da Bergamo e Pairetto ma da Manfredi Martino (un testimone dell’accusa) e dal notaio. E Zamparini, per sua ammissione, non sapeva neanche che gli arbitri di serie B erano scelti per sorteggio, come quelli di A. Su Nucini non sono state rilevate le difformità tra lui e Facchetti jr su chi sarebbe stato presente al “Concord” nel momento del fantomatico incontro. Per l’ex arbitro ci sarebbero stati solo Fabiani e il sottoscritto, per Facchetti jr anche Pairetto, Bergamo e De Santis. Quando sono bugie (che hanno gambe corte) può capitare di dimenticare un attimo dopo quanto pensato o detto un attimo prima.
Del tutto ignorato infine l’incontro di Nucini con il pm di Milano Boccassini, il farfugliamento dell’ex arbitro a sostenere che si era parlato solo di calcio, la richiesta al collegio da parte dell’ avv. Gallinelli di chiedere alla Procura di Milano il relativo fascicolo. Niente è stato scritto sui colloqui di lavoro che Facchetti procurò a Nucini, tra gli altri, con Paolillo (attuale ad dell’Inter) in cambio delle menzogne che questo signore avrebbe dovuto raccontare. Nucini era un arbitro in attività (tra l’altro ha arbitrato l’Inter 5 volte), con il quale dunque un dirigente di società e meno che mai un presidente poteva avere frequentazione. E su questo Palazzi non può più fingere di non sapere, il materiale è sufficiente per prendere decisioni, al di là anche dell’esposto presentato dalla Juve
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CALCIOPOLI – «NUCINI ARBITRÒ 5 VOLTE L’INTER NEL PERIODO IN CUI INTRATTENEVA RAPPORTI CON FACCHETTI!!»
«Martedì scorso, all’ex arbitro Nucini chiamato a testimoniare al Processo di Napoli, è stato chiesto in merito alle sue dichiarazioni rilasciate in passato alla Procura di Milano che seguirono l’esposto presentato dall’Inter. Il teste sotto giuramento ha riferito con poca credibilità che all’epoca però parlarono solo di calcio giocato. L’Inter, violando la clausola compromissoria, non ha denunciato tutte le testimonianze rese da Nucini a Facchetti all’epoca e la Figc non ha preso provvedimenti in merito. E la squadra di Moratti nel frattempo che Facchetti intratteneva rapporti con Nucini si è avvalsa delle sue prestazioni arbitrali per ben 5 volte, 1 volta come arbitro e 4 come quarto uomo! Ed era lo stesso periodo in cui Facchetti presentò Paolillo (attuale AD dell’Inter) a Nucini per procurargli un posto in Banca. In questi ripetuti colloqui Nucini ha riferito tante menzogne a Facchetti, come per quanto riguarda l’incontro mai avvenuto con il sottoscritto a Torino e che avrebbe dovuto veder presenti anche Fabiani, Bergamo, Pairetto e De Santis. Così infatti ha riportato in tribunale il figlio di Facchetti presentando il memoriale del padre che però non è stato accettato come prova per l’accusa. Da come era stato descritto dai media questo memoriale di Facchetti mi aspettavo un libro. Invece era una mezza paginetta nemmeno firmata…. Poi però Nucini, smentendosi di nuovo, ha testimoniato che in quell’incontro a Torino eravamo invece presenti solo io, lui e Fabiani. Le bugie hanno le gambe corte!
CALCIOPOLI…l’unica cosa che non capisco è perchè durante quel decennio l’Inter non sia mai ruiscita a vincere nulla…e magari quando aveva l’opportunità di ribaltare la classifica,alla juve ad esempio venivano sempre concesse delle agevolazioni,come rigori, fuorigioco avversari inesistenti, falli a favore, per non parlare di giocatori avversari determinanti squalificati proprio alla vigilia degli incontri con la juventus, che aveva una grandissima squadra, ma i campionati ce lo hanno insegnato che i momenti di flessione di una squadra esistono….come esistevano gli aiuti
RIDI **********….RIDI……
ANCORA PER POCO!!!!!!!! SEI UN FALLITO DEL ***** E NON HAI MAI VINTO UN *****!!
Ma cosa blaterate Juventini se la Juventus stessa chiese con le lacrime agli occhi di essere retrocessa in B e non in C come da regolamento, Che ne dite delle auto Fiat messe a disposizione da Moggi/Lapo ad arbitri, giornalisti, moviolisti ecc. Per non parlare del doping, farmacia Juve più fornita di un ospedale, (prescrizione) delle schede telefoniche svizzere ad arbitri (costavano meno?) Poi se Facchetti cercava di difendersi da questo mer….io siamo tutti uguali. solite parole della Democrazia Cristiana/Socialisti quando li sorpresero con le mani nella marmellata.
Siete solo meschinpatetici.