Mourinho al veleno: “Se mi cacciano allenerò in Italia”

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Il solito Mourinho, in conferenza stampa usa parole forti, e ne ha un po’ per tutti, dimostrando come non sia proprio un bel momento per il Real Madrid. Infatti dopo il pareggio contro il Deportivo e l’allungo del Barcellona in classifica la Liga sembra definitivamente in mano alla squadra blaugrana.

Problemi opposti dunque per gli allenatori di Barcellona e Real Madrird, con  Pep Guardiola sofferente per il mal di schiena che rischia di non partire per la trasferta di Valencia al Mestalla,  e  il portoghese Josè Mourinho sembrato  più nervoso del solito nella conferenza stampa del pre partita contro il Malaga, in un clima  di guerra contro il Barcellona e chiunque non sia in linea con il suo pensiero. Storia già vista in Italia e nel nostro campionato prima del suo addio (con il portoghese che aveva parlava di prostituzione intellettuale di certa stampa).

Josè non conosce mezze misure e attacca i giornalisti che gli hanno fatto notare come sia facile lamentarsi del calendario della Liga dopo i risultati negativi: “Io non mi sono lamentato del calendario dopo il pareggio col Deportivo, dopo un risultato negativo. L’avevo fatto prima, e chi dice il contrario mente. Viviamo in un mondo un tantino ipocrita. Ora è uscito il calendario del prossimo fine settimana. Il Barcellona giocherà martedì in casa con l’Arsenal e domenica andrà a Siviglia, il Valencia giocherà mercoledì in Germania e il sabato a Saragozza. Così come il Barcellona ha giocato sabato scorso e stasera sfida il Valencia che è sceso in campo domenica.

L’affondo contro i giornalisti spagnoli continua, ricordando l’ultimo suo periodo italiano quando parlava di prostituzione intellettuale: “Se volete essere ipocriti è un problema vostro, io mi rifiuto. Preferisco essere il sacco della boxe, colpito da tutti i codardi riuniti. Sono nato e cresciuto così e sarò sempre così, non ho paura di dire la verità. So già che domani una banda di codardi mi attaccherà però io vado avanti per la mia strada”.

Il tecnico portoghese spiega la situazione non facile del giocatore brasiliano Kakà, lanciandogli un’ancora di salvataggio: “Kakà soffre da tantissimo tempo, soffrono il suo talento, il suo gioco, la sua esplosività, e non è una situazione facile. Quando è rientrato non pensavo certo che tornasse subito ai livelli del Milan, del Pallone d’Oro. Il suo è un processo di recupero normale, naturale, difficile”.

Solo parole al miele per l’ex idolo milanista, nella speranza di ritrovare il grande campione che tutti aspettavano al Santiago Bernabeu, cercando di non mettere fretta al ragazzo: “Kakà lavora sempre bene qui in allenamento, e in campo ci prova. Alcune partite gli vengono meglio di altre per le circostanze stesse della gara, però io continuerò ad appoggiarlo e dargli opportunità perché possa migliorare. È un giocatore e una persona fantastica: bisogna avere pazienza e lasciarlo lavorare. Da parte mia nei suoi confronti non c’è nessuna pressione”.

Domani la squadra del portoghese dovrà affrontare il Malaga dell’ex tecnico dei blancos Pellegrini.  Tra i giornalisti in sala  c’è chi gli fa notare come a questo punto nello scorso anno il Real fosse primo in classifica con il Barcellona e avesse un punto in più rispetto a quest’anno. Mourinho non fa mancare la sua risposta piena di polemica:

“Due verità, senza dubbio. Però è anche vero che quel Madrid era stato eliminato al primo turno della Copa del Rey e in Champions doveva rimontare dopo la sconfitta di Lione. E poi c’è una cosa che mi distingue da Pellegrini: che se mi cacceranno io non andrò mai ad allenare il Malaga. Se mi cacciano io andrò ad allenare una grande squadra, in Italia o in Inghilterra”.

(Fonte: Gazzetta dello Sport)

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