La disfatta subita dal Palermo al Barbera contro l’Udinese di questo pomeriggio ha incrinato definitivamente i rapporti tra Delio Rossi e il presende Zamparini. I due da tempo in disaccordo, sopratutto per problemi legati alla fase difensiva cercavano di andar avanti, fino al termine della stagione, ma da separati in casa.
Zamparini visibilmente adirato al termine della partita ha praticamente ufficializzato l’esonero “Rossi ha l’uno per cento di possibilità di restare sulla panchina del Palermo – dice il presidente Zamparini pochi minuti dopo il fischio finale del match – In questo momento la mia prima ipotesi è quella di affidare la squadra, o quello che di questa squadra resta, all’allenatore della Primavera. Rossi ha distrutto il mio Palermo”.
Per il dopo Rossi, Zamparini ha paventato la soluzione interna con la promozione del tecnico della Primavera di
Beruatto anche se tra i giornalisti viene caldeggiata l’ipotesi Delio Rossi.
“Meno male che il pazzo ero io – dice in tono polemico – La verità è che questo allenatore commette un errore a partita. Oggi ha affrontato il centrocampo a cinque dell’Udinese mettendo in campo solo tre centrocampisti. I risultati si sono visti. Il calcio palermitano non aveva mai subito una vergogna di questo tipo e questa vergogna resterà per sempre nel curriculum di Delio Rossi”.
È l’epilogo di un rapporto teso da mesi e Zamparini non fa mistero del fatto che meditasse da tempo di cambiare l’allenatore. “Dovevo cacciarlo già a Natale – dice – Io sono uno che ci vede lungo e ho capito in anticipo cosa sarebbe successo. Invece tutta la stampa palermitana si è schierata con Rossi e mi ha impedito di fare il presidente”.