Mentre Milan e Roma disputano in questa due giorni di calcio europeo l’andata degli ottavi di Champions League, i nerazzurri domani sono attesi a Firenze per il recupero della giornata di campionato persa durante lo svolgimento del Mondiale per Club. Questa partita potrebbe rappresentare un’opportunità per smaltire i postumi dell’ultima sconfitta contro la Juve che ha lasciato a tutto l’ambiente interista l’amaro in bocca.
Il tecnico nerazzurro Leonardo nella conferenza stampa alla vigilia del match di recupero tra Fiorentina e Inter difende i suoi dopo la sconfitta esterna proprio contro i bianconeri.
Leo usa parole forti per spiegare la sua filosofia di calcio, il suo modo di allenare:
“La squadra non è stanca, né vecchia o morta e non vedo tutti questi problemi. Domenica abbiamo perso una partita e basta, non credo a un problema trasferta. Noi cerchiamo sempre di imporci dovunque per vincere e giocare bene, l’Inter ha tutte le caratteristiche per farlo. In campionato è ancora tutto aperto, cosa stiamo qui a piangere? Non capisco. Io voglio un calcio offensivo, cerco un bel gioco e lo farò sempre. Chi mi prende, sa che sono fatto così”.
A chi gli avesse fatto notare come l’Inter renda di meno fuori da San Siro, come a Udine e a Torino dove i nerazzurri con due sconfitte non hanno raccolto punti, il tecnico brasiliano esclude categoricamente qualsiasi problema da trasferta:
“In casa e fuori casa si è sempre 11 contro 11, sempre nello stesso campo, non c’è alcuna influenza su una squadra così forte ed esperta. La squadra deve solo giocare e cercare di far male: non devi essere meno propenso a giocare come sai, l’Inter deve giocare per far male e ha le qualità per farlo”
Leonardo parla anche di Eto’o e di come possa sembrare paradossale trovare in quel gol sbagliato il caprio espiatorio della partita contro la Juve:
“Le critiche ad Eto’o? Ci vuole davvero coraggio a criticare uno come Eto’o, non esiste– ha aggiunto Leonardo – Lui ha fatto 27 gol, può capitare anche un secondo in cui non trovi lo spazio o il colpo giusto, parlare di problema Etò’o non esiste, lui sta benissimo ed è un giocatore esperto, figuratevi se si abbatte per una cosa del genere. Mi sembra quasi che anche a questo proposito si cerca di attaccare l’Inter, quasi come se si aspettasse che perdessimo una partita”.
Chiarimenti anche su Pandev utilizzato di meno rispetto al suo predecessore Rafa Benitez e come si è visto a Torino sicuramente non in ottima condizione:
“Pandev? Lo vedo molto meglio. Ha fatto il titolare per tanto tempo, poi è stato fuori e il sistema è cambiato. Per lui non è facile, anche perché è sempre entrato in campo in momenti difficili. La continuità gli potrà essere utile e sono sicuro che Goran risponderà bene al momento giusto”.
Il discorso va irrimediabilmente verso la trasferta di Firenze, con le considerazioni relative all’avversario reduce da una grande rimonta a Palermo, e sulle parole del presidente Massimo Moratti che si è detto ancora convinto di conquistare il titolo:
“Per quanto riguarda i viola, affrontiamo sempre le squadre nel loro momento migliore, è il destino dei grandi. La Fiorentina è in forma, lo sappiamo. Sul presidente che ha detto di credere allo scudetto è ovvio, ma io non riesco neanche a fare tutti questi conti. Quale squadra oggi può dire: ‘Ho già vinto’? Una settimana fa c’era la grande Inter che faceva spettacolo, ora la squadra è logora, mille problemi, è esagerato. Io ho la mia idea di calcio, non entro in queste cose qui. Voglio un bel calcio, io punto a un’Inter che giochi bene. L’Inter è la migliore squadra del mondo, non dimenticatevelo, non c’è niente da piangere: dopo il Barcellona giochiamo un grande calcio, io penso a un calcio offensivo, siamo sul tetto del mondo e non scordatevelo”.
(Fonte: Gazzetta dello Sport)