Crouch avverte il Milan: “c’è ancora un affare in sospeso”

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Stasera l’ex attaccante del Liverpool Peter Crouch vorrà prendersi la sua rivincita personale sul Milan, dopo la finale persa ad Atene nel 2007 2 a 1 quando dopo una splendida stagione, (7 gol in quell’edizione di Champions League) si vide rilegato in panchina dall’allora tecnico dei Reds Rafa Benitez. Entrò in campo solo nel finale e gioco appena 12 minuti, che ancora oggi gli hanno lasciato l’amaro in bocca.

Adesso lo “spilungone” inglese milita nel Tottenham, con molta sicurezza dalle sue parole mostra di non aver affatto paura del Milan, anzi ripensando alla finale persa con il Liverpool spiega:

“Ripensando a quella stagione, fu un successo essere arrivati in finale e sono molto orgoglioso che ci siamo riusciti, ma ero davvero molto arrabbiato e deluso di non giocare dall’inizio. Avevo segnato sette gol in Champions League, ero capocannoniere in tutte le competizioni e mi sentivo bene: ero convinto di giocare, per questo sono rimasto tremendamente deluso quando ho scoperto che dovevo andare in panchina. Sebbene il Milan fosse una squadra fantastica, sono assolutamente convinto che avremmo potuto batterla e questo aumenta il mio rammarico. La medaglia del perdente non è una cosa che uno vuole fare vedere, infatti la mia è nascosta dietro a quella della vittoria in FA Cup dell’anno prima. Ecco perché sento che quella con il Milan è stata una sorta di partita non finita e c’è ancora un affare in sospeso fra me e loro”.

Peter carica i suoi attuali compagni con un paragone con la sua ex squadra: Avevo già giocato in Champions League con il Liverpool, e posso affermare che questo gruppo non ha nulla di invidiare a quello dei Reds“, continuando a spiegare le differenze con i Reds , soprattutto nella filosofia di gioco dell’attuale tecnico Redknapp: “Abbiamo giocato con un’unica punta– riferendosi sempre alla finale di Atene 2007- Penso che avremmo potuto osare di più. E’ stato un po’ frustrante rimanere in panchina. Benitez era troppo prudente a volte, Redknapp invece vuole sempre attaccare e vedere in campo i giocatori offensivi“.

Conclusione con un riferimento anche ai cugini interisti e alla consapevolezza della forza del Tottenham nelle partite giocate in casa al White Hart Lane:

“Abbiamo già battuto i campioni in carica e siamo a nostro agio nel torneo . In casa sono convinto che possiamo battere chiunque, e allora perché non credere di poter andare fino in fondo?”.

Il Milan è avvertito, stasera non sarà una passeggiata!

(Fonte: Gazzetta dello Sport)

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