Napoli sogna. Azzurri al secondo posto con Lavezzi e Cavani

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Nel freddo pomeriggio della 21a giornata, al San Nicola di Bari splende un raggio di sole targato Napoli. In realtà, di raggi se ne vedono due, uno per tempo, con Lavezzi e Cavani bravi a capitalizzare al meglio le occasioni create dalla squadra di Mazzarri. Il Pocho insacca di tacco su una punizione forte e tesa calciata dal compagno e poi ricambia il favore in contropiede, dando la possibilità al Matador di mettere al sicuro il risultato e il secondo posto solitario in classifica. La palla, adesso, passa più che mai tra i piedi (o meglio nelle mani) del presidente De Laurentiis, che in quest’ultima settimana di calciomercato, dovrà (dovrebbe) regalare a Mazzarri e ai tifosi partenopei la speranza di poter lottare fino alla fine per il vertice, fosse anche solo (ovviamente si fa per dire) per la qualificazione alla prossima Champions League.

D’altronde, sarebbe davvero un peccato non “approfittare” di un campionato più che mai equilibrato, non facile per nessuno e dai continui colpi di scena. La sonora sconfitta dell’Inter a Udine ne è un esempio lampante, le difficoltà del Milan col Cesena (pur con le attenuanti delle tante assenze per i rossoneri) possono solo rafforzare questa convinzione, intanto che la Juve perde terreno e la Lazio anche la testa. Poi, c’è sempre una Roma più attrezzata e, a volte, anche fortunata, ma con tanta qualità in campo e in panchina, un Palermo con alti (in casa) e bassi (in trasferta) e, da oggi, magari anche un’Udinese che regala gol e spettacolo da tenere in viva considerazione. Ed ecco, che in un quadro del genere, la possibilità di mantenersi lassù si fa strada nella mente di tutti coloro che hanno a che fare col Napoli.

Tifosi, giocatori, dirigenti, allenatore, presidente, non possono (non devono) non pensare che i tempi possano essere già maturi per raggiungere qualcosa di grande. Lavezzi e Cavani non saranno (non sono) Maradona e Careca, non ci sono i Ferrara, i Carnevale e gli Alemao, ma le atmosfere e i brividi sempre quelli sono, attaccati allo scoglio di ricordi indelebili che però vorrebbero, in qualche modo, ritornare, riaffiorare. In tutto questo, Mazzarri si erge a psicologo e motivatore instancabile, sempre pronto a tenere tutti al massimo della concentrazione, parlando, parlando e parlando ancora, martellando le menti e l’inconscio dei suoi ragazzi e imponendo anche il silenzio, laddove necessario. E’ il caso di Gargano, che uscito contrariato per far posto a Sosa al minuto 33, si è beccato il giusto rimbrotto da parte del tecnico. Una questione di rispetto, per le scelte dell’allenatore e per chi entra in campo, perché in questo Napoli c’è bisogno di tutti e tutti devono sentirsi importanti e funzionali alla causa.

Inoltre, c’è da dosare le energie, anche perché tra due giorni al San Paolo arriva l’Inter per i quarti di Coppa Italia. Un’altra sfida, un’altra occasione per dimostrare di essere presenti ovunque e proseguire su tutti i fronti. In considerazione di ciò, di tutto questo, la settimana che è appena iniziata dirà se il Napoli potrà contare su altre forze ed affrontare i suoi impegni con la consapevolezza di non dover chiedere straordinari ai suoi altrettanto straordinari campioni. Sarà una settimana quasi di passione, dalla quale non arriverà certo il Messi(a), ma si potrà avere un’idea più chiara degli scenari futuri di questo campionato, un po’ strano e un po’ incerto, ma con il Napoli che vuole essere, che deve essere, che è, assoluto protagonista.

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