Si sperava in una scossa positiva, e proprio così è stato. I nerazzurri di Rafa Benitez, reduci da prestazioni tutt’altro che esaltanti, chiamati in causa al Mondiale per Club, hanno risposto da grande squadra. 3-0 il risultato finale, che sancisce definitivamente la superiorità tecnico-tattica della compagine interista. Ad aprire le marcature ci pensa Dejan Stankovic (2′ pt), che approfitta di una sbavatura difensiva di Jung per insaccare il tapin vincente alle spalle del portiere koreano.
Dopodichè l’Inter controlla, subendo raramente le ripartenze offensive dei koreani che tuttavia si mettono in mostra con Molina dalla distanza (17′ pt), palla debole che finisce a lato di Julio Cesar. A stroncare ogni possibilità di pareggio degli avversari ci pensa il capitano Javier Zanetti che, su assist di tacco del ritrovato Diego Milito, prende la mira e di esterno batte Jung. Secondo goal stagionale per l’argentino dopo quello messo a segno contro il Tottenham a San Siro.
Il secondo tempo si apre a ritmi piuttosto blandi, con l’Inter che controlla senza troppe difficoltà e con Seongnam che sembra aver perso la lucidità dei primi 45 minuti. Il goal del definitivo 3-0 (28’st) arriva su un perfetto contropiede dell’Inter. Eto’o tira ed il pallone viene respinto dal portiere, ma sulla palla arriva Diego Milito che con lucidità e freddezza riesce ad insaccare alle spalle del portiere.
Da segnalare la prestazione più che positiva da parte di Milito che, seppur con qualche difficoltà, è riuscito ad incidere positivamente sulla partita. Buoni segnali che lasciano presagire un ritorno più che mai utile all’Inter di questo periodo.
Non è ancora l’Inter dei tempi migliori, ma quanto fatto da Benitez e giocatori basta e avanza per stendere i koreani del Seongnam e aggiudicarsi la finale. I nerazzurri hanno giocato una partita buona, caratterizzata in alcuni momenti da ottimi sprazzi di gioco. La prestazione di oggi ha lasciato dei segnali molto positivi che lasciano ben sperare per i tifosi interisti. Qualche sbavatura di troppo in difesa, ma la scarsa pericolosità dei sudcoreani non ha sembrato impensierire troppo la retroguardia nerazzurra.