Cade la Lazio nel derby con la Roma, anche se i biancocelesti recriminano per un rigore non concesso sullo 0-1 (evidente trattenuta di Riise su Mauri). I giallorossi, invece, usufruiscono di due penalty e portano a casa la stracittadina. Le polemiche poi proseguono in sala stampa, con Ranieri che fa il romano e risponde pan per focaccia ai giornalisti di chiara fede laziale. La squadra di Reja, tuttavia, rimane sempre in vetta a 22 punti, ma il Milan, che vince a Bari 2-3, si avvicina ed ora è a -2. I rossoneri sembrano avere vita facile su un Bari lontano parente della passata stagione e alla quinta sconfitta consecutiva, ma dopo il doppio vantaggio firmato Ambrosini–Flamini, la squadra va un po’ in bambola. Ibrahimovic e Robinho giocano a chi sbaglia più gol e Kutuzov riapre la partita.
Ci pensa Pato a scacciare la paura e quando Barreto riporta ancora una volta in gara i pugliesi, è ormai troppo tardi per rimettere tutto in gioco. Frena l’Inter contro un volitivo Brescia, con i nerazzurri che perdono Samuel per il resto della stagione, mentre la Juventus, nonostante le tante assenze, batte il Cesena e rimane al quarto posto. Le fa compagnia il Napoli di uno strepitoso Cavani, ora capocannoniere insieme ad Eto’o e sempre più trascinatore degli azzurri. Torna alla vittoria il Palermo (dopo 4 sconfitte consecutive tra Serie A ed Europa League) con Pastore e Pinilla che fanno faville. In crisi, invece, il Genoa, con Gasperini esonerato e sostituito da Davide Ballardini. Brutto 0-0 tra Sampdoria e Catania, frizzante 1-1 tra Udinese e Cagliari. Migliora la classifica di Bologna (non vinceva dal 22 settembre, 2-1 sull’Udinese) e Fiorentina, sempre ultime Cesena, Parma e Bari.
21 i gol in Serie A, distribuiti tra 6 centrocampisti (Gimenez, Cerci, Ambrosini, Flamini, Jimenez e Conti) e 15 attaccanti, con Cavani e Pinilla migliori giocatori del decimo turno. Si riprende Pato, malissimo invece Milito. Al Friuli di Udine la realizzazione più bella: Daniele Conti al volo su assist di Cossu per il momentaneo vantaggio sardo
Quattro i rigori concessi, di cui due nel derby, trasformati da Borriello (a stento) e Vucinic (spiazzato Muslera). Gli altri due penalty sono realizzati da Eto’o e Del Piero.
12 i passaggi vincenti della 10a giornata: Donati, Britos, Di Vaio, Cossu, Schelotto, Marchisio, Salihamidzic, Seedorf, Ibrahimovic, Zuniga, Pastore (una magia di tacco e, in assoluto, il più bello) e Inler (quello più difficile) portano in dote un punto ai loro fantallenatori. Non assegnato l’assist a Lavezzi, in quanto Cavani ci mette molto del suo nella realizzazione del secondo gol.
33 i cartellini gialli (2 in più della precedente giornata), 1 solo quello rosso, toccato al cesenate Pellegrino.
Le curiosità: il Bologna supera il Lecce negli ultimi 5 minuti di partita. E’ la seconda volta, quest’anno, che Daniele Conti si segnala per il gol più bello (il precedente alla seconda giornata contro la Roma).
A segno l’intero reparto avanzato juventino (i bianconeri hanno il miglior attacco con 21 reti).
I casi: due rigori assegnati alla Roma, uno invocato e negato alla Lazio. Molto dubbi, a mio avviso, quelli concessi all’Inter e alla Juventus, mentre ce n’era uno per il Bari (Abbiati abbatte Barreto).