L’avventura di Josè Mourinho sulla panchina del Real Madrid non è partita nel migliore dei modi ma le tantissime coincidenze rispetto alla sua gestione dell’Inter possono far ben sperare i tifosi dei galattici. Il tecnico portoghese, da perfetto stratega, confezione le interviste secondo un clichè predefinito, snobbando prima la rosa a disposizione, attaccando la stampa e per finire vola basso definendosi un normale allenatore e non un mago come Harry Potter.
Proprio nella sua prima conferenza stampa nerazzurra menzionò Harry Potter per far capire che di lavoro all’Inter ce n’era tanto da fare ma alla fine i risultati gli diedero ragione.
Questa l’intervista lasciata ad As
“Sono un allenatore, non sono Harry Potter. La magia non esiste nella realtà, la magia è finzione e io vivo nel calcio, che è reale. Sono al Real da un paio di mesi, avremo fatto una quarantina di allenamenti. Sapete quanti ne abbiamo fatti con tutto il gruppo, compresi i nuovi acquisti? Nemmeno 10″.
Stoccata a Benitez
“Ci manca molto, molto e molto. Per me, la soluzione più facile sarebbe stata quella di non cambiare nulla. Avrei potuto giocare come faceva la squadra lo scorso anno, mantenendo gli stessi principi e la stessa struttura. Sarebbe stato più semplice all’inizio della stagione, ma alla lunga si sarebbe rivelato sbagliato. Non è la direzione che voglio prendere. Se avessi voluto vivere in un ambiente confortevole, in assoluta sicurezza, sarei rimasto all’Inter. Una squadra campione d’Europa, che ha vinto tutto in due anni e destinata a giocare il Mondiale per club e due Supercoppe, un’assicurazione per continuare a vincere“
L’attacco a stampa e tifosi
“Io però ho preferito scegliere la via più complicata e sono venuto al Real Madrid, che deve ritrovare la stabilità di una volta. Se i titoli arrivano con Mourinho o con un altro, poi, è la stessa cosa. L’importante è che questo club trovi stabilità. Chissà, magari manca anche per colpa vostra. Mi riferisco a stampa e tifosi”