Altro che amichevole di lusso, tra Juventus e Lione è stata partita vera, in campo e sugli spalti. Ad accogliere i bianconeri, 23 mila tifosi in festa per l’arrivo della Vecchia Signora allo stadio San Vito di Cosenza che hanno inneggiato cori verso i propri beniamini per tutti i 90 minuti di gioco in una notte dal sapore europeo. Il più acclamato è stato ovviamente capitan Del Piero, partito a sorpresa nell’undici titolare, ma anche Amauri, Marchisio, Chiellini. Nella ripresa la standing ovation riservata dal pubblico a Sissoko, grande partita per la Piovra bianconera, e cori soprattutto per Diego, il migliore in campo.
Test superato per la squadra di Del Neri a 5 giorni dall’esordio della stagione ufficiale, il 29 si vola in Irlanda per affrontare a Dublino lo Shamrock Rovers per il terzo turno preliminare di Europa League. Ecco perchè la gara di ieri sera è stata fondamentale per il tecnico bianconero per capire la reale condizione atletica della squadra e chi dei giocatori a disposizione potrà offrire maggiori garanzie in vista del primo impegno in coppa.
Vittoria di prestigio per la Juventus, schierata con Chiellini e Legrottaglie al centro della difesa, Martinez e Lanzafame sulle ali e la coppia Del Piero – Amauri in attacco. I bianconeri si sono impostosti per 2-1, dopo essere passati in svantaggio, recuperando lo svantaggio iniziale di Ederson su calcio di rigore provocato da un intervento in scivolata di Chiellini e ribaltando il risultato con il gol su penalty proprio di Del Piero e nella ripresa con quello di Pepe.
Il recupero però è stato agevolato dall’ingenuità di Cissokho che si è fatto espellere per un brutto fallo su Martinez. E con il Lione in dieci uomini è stato più facile per i bianconeri trovare i varchi giusti: a 7 minuti dal termine del primo tempo Amauri si è procurato il calcio di rigore che il capitano della Juventus ha realizzato con la solita freddezza che lo contraddistingue.
Nella seconda parte di gioco Del Neri ha rivoluzionato la squadra prima con gli ingressi di Trezeguet, Diego e Pepe al posto di Del Piero, Amauri e Martinez fino a cambiare i 7/11esimi della formazione titolare.
Diego si è messo subito in mostra, tanta è sembrata la voglia del brasiliano di convincere Del Neri e la dirigenza che il suo posto è a Torino mettendo a tecere le voci di mercato su un suo possibile trasferimento in Bundesliga. Il fantasista ha regalato accelerazioni, geometrie e consistenza in attacco culminate con la magia in occasione dell’assist a Pepe per il 2-1 finale: un cucchiaio a scavalcare la retroguardia avversaria e dettato con il tempo giusto per l’accorrente esterno ex Udinese che ha battuto un incerto Vercoutre.
La Juve è obbligata a rifarsi della pessima stagione appena conclusa. Al timone c’è un nuovo comandante, Luigi Del Neri, che ha riportato il 4-4-2 abbandonato lo scorso anno a favore del modulo con il trequartista. I tifosi bianconeri chiedono a gran voce il pronto riscatto; Ora si comincia a fare sul serio.