Gli sfottò sono il sale del calcio e quando si vince uno scudetto negli ultimi minuti di una stagione la tensione può giocare brutti scherzi. Gli screzi delle ultime settimane tra Roma e Inter e sopratutto il parapiglia tra i giocatori delle due squadre nella finale di Coppa Italia ha alzato il tono dello scontro.
I giocatori nerazzurri in festa per le vie del Duomo hanno offeso pesantemente Totti e il popolo giallorosso con due striscioni di cattivo gusto. “Totti, anzichè metterti il pollice in bocca, mettiti il medio in c…” titolava un grande striscione sulla fiancata del bus e ancora “Mourinho come Nerone”. Brutta caduta di stile dei giocatori nerazzurri che generano ancor più veleno in un giorno di festa.
Anche il patron Massimo Moratti imitando le manette di Mourinho a fine partita si è lasciato andare ad un gesto estremo e di protesta alquanto fuoriluogo.
Vorrei ricordare al sig. Montari che non si nasconde una stagione fallimentare dietro parole come fierezza, orgoglio per aver contrastato uno scudetto, meglio “aver sognato uno scudetto”.
La Roma che molto presuntuosamente si era posta tre obiettivi li ha visti svanire tutti.
E’ caduta ignominiosamente in Europa League, ha lasciato nella vergogna di Totti una Coppa Italia la cui finale ha scippato ad una gloriosa Udinese, infine parafrasando un noto film “lo scudetto, un sogno che non c’era”.
Bella coppia il Ds della Roma e la bambina viziata nelle vesti di Presidente(quanto prende al mese per questa carica?)
temo che lei abbia le idee piuttosto confuse.
Le auguro di rimanere sempre così e di crogiolarsi nei suoi evidenti limiti.