Le pagelle del derby Lazio – Roma 1-2
Dias 6.5: il migliore della retroguardia biancoceleste. Tiene a bada Toni, compito difficile specialmente se si tratta del tuo primo derby.
Lichtsteiner 6: nel primo tempo sfonda sulla fascia destra dove Riise fa fatica a contenerlo e argina Vucinic in fase difensiva. Nella ripresa cala vistosamente e Reja decide di toglierlo per aumentare la pressione offensiva inserendo Zarate al suo posto.
Ledesma 6: divino il lancio per Rocchi in occasione del vantaggio laziale; gioca un’ottima prima frazione di gara dettando i tempi giusti alla squadra. Meriterebbe un voto più alto ma l’espulsione nel finale lasciando i compagni con un uomo in meno e un gol sotto ne condiziona la valutazione finale.
Kolarov 7: nel primo tempo è un treno, Cassetti deve utilizzare le maniere forti per evitare che faccia male; nella ripresa si guadagna il calcio di rigore che potrebbe chiudere il derby dopo una splendida azione personale.
Rocchi 7: è la mossa a sorpresa di Reja e lui, da buon uomo derby, ripaga la fiducia del tecnico siglando il gol del vantaggio (quinto centro nella stracittadina). E’ l’uomo più pericoloso della Lazio quando parte palla al piede fa sempre male.
Floccari 5: a differenza di Ledesma, meriterebbe un voto più basso per il calcio di rigore sbagliato che poteva essere decisivo per il risultato finale della gara; non vogliamo però infierire ulteriormente sulle responsabilità del giocatore visto il peso immane che aveva quella palla sul dischetto.
Zarate 5.5: non era facile entrare in campo per cercare di riagguantare il pareggio, comunque la sua prestazione rimane impalpabile.
Julio Sergio 8: è il suo rigore parato a Floccari che da la svolta al recupero della Roma cambiando il fattore psicologico. Uomo derby; sempre preciso nelle altre circostanze, non poteva nulla sul gol di Rocchi.
Juan 7: una colonna. Quando la palla giunge dalle sue parti è facile preda del difensore brasiliano. Decisivo quando toglie dalla testa di Cruz il pallone del 2-2. Prestazione memorabile.
Burdisso 5.5: sulla sua testa pesa l’errore che consente a Rocchi di portare in vantaggio la Lazio. Si rifa nella ripresa quando toglie le castagne dal fuoco in diverse occasioni.
Pizarro 6.5: primo tempo non esaltante, sale di ritmo nella ripresa quando prende in mano il centrocampo giallorosso. Giocoliere.
De Rossi 5: capitan futuro sbaglia l’approccio alla partita, troppo nervoso, sente troppo il derby e si fa ammonire per un fallo stupido a centrocampo. Ranieri ha il coraggio di toglierlo a fine primo tempo.
Vucinic 8: insieme a Julio Sergio è l’uomo derby e, forse, anche quello scudetto. Opaco nel primo tempo con Lichtsteiner che lo controlla bene. Si scatena nella ripresa prima realizzando il rigore del pareggio con freddezza, poi scaglia una sassata su calcio di punizione che lascia Muslera di stucco. A Roma, se si dovesse vincere il campionato, gli faranno una statua al fianco di quelle già presenti di Totti e De Rossi.
Totti 5: come De Rossi è nervoso e questo ne pregiudica il rendimento in campo; il capitano viene lasciato negli spogliatoi da Ranieri. Non era il suo derby.
Ranieri 8: a Roma lo avrebbero messo in croce se si fosse perso il derby per le scelte di sostituire due pilastri come De Rossi e Totti a fine primo tempo. E invece destino vuole che senza i due capitani in campo, la Roma si trasforma giocando da vera squadra. Se sarà scudetto i romanisti lo eleveranno ad imperatore della città.
LAZIO (3-5-2): Muslera 5; Dias 6.5, Stendardo sv (6′ Biava 6), Radu 6; Lichtsteiner 6 (65′ Zarate 5.5), Brocchi 6.5, Ledesma 6, Mauri 5.5, Kolarov 7; Rocchi 7, Floccari 5 (74′ Cruz sv).
ROMA (4-3-3): Julio Sergio 8; Cassetti 5.5, Juan 7, Burdisso 5.5, Riise 6.5; Perrotta 6.5, Pizarro 6.5, De Rossi 5 (46′ Taddei 6.5); Vucinic 8 (83′ Brighi sv), Toni 6.5; Totti 5 (46′ Menez 6.5).