Dopo l’esplosione del baby Federico Macheda con la maglia del Manchester United la Fifa passa al contrattacco varando nuove norme a tutela dei settori giovanili per evitare scippi e saccheggi dai club piu ricchi di Europa. L’ultimo caso è quello del baby prodigio Federico Macheda, l’eroe dell’Old Trafford di Domenica scorsa come ormai tutti sapranno, buttato nella mischia per recuperare dallo svantaggio contro l’Aston Villa il talento cresciuto con le giovanili della Lazio all’ultimo minuto con un controllo da urlo e un tiro a giro ha ragalato i tre punti ai Red Evil’s e molto probabilmente anche il titolo. Fin adesso le norme che consentivano il trasferimento degli under 18 all’estero prevedevano: la necessità dei genitori di trasferirsi indipendentemente dal gioco del calcio, se il trasferimento avviene nello spazio economico europeo e il ragazzo ha tra 16 e 18 anni o per ultimo se si vive in un paese di frontiera. La Fifa ha aggiunto un successivo passaggio che servirà a scoraggiare le condotte antisportive: ogni baby trasferimento dovrà passare al vaglio di un comitato che avrà il potere di investigare chiedendo anche pareri al club che ha formato il ragazzo. Se il comitato dovesse riscontrare abusi è in grado di poter infliggere sanzioni oltre a bloccare il trasferimento, inoltre tutti i nomi dei baby calciatori verranno inseriti in un database con nome anno e scuola calcio in modo da poter esser tracciata tutta la filiera per la crescita del giocatore e per i top club sarà piu difficile acquistare.
La Fifa è arrivata in nostro soccorso, ma adesso anche i club italiani devono aver il coraggio di puntar sui propri settori giovanili per evitare la crisi un ottimo metodo è crearsi i talenti in casa costruendo cosi un surplus economico.