Potrebbero costare molto care le dichiarazioni nel dopo derby di Josè Mourinho e dell’ad Ernesto Paolillo. Entrambi hanno gridato al complotto: il tecnico portoghese ieri sera aveva sparato a zero sull’arbitraggio “dall’odore strano” di Rocchi, secondo lui insufficiente e invocato più correttezza nei riguardi dei nerazzurri; inoltre Mou ha ammesso di “avere paura di giocare in 7 contro 11” contro il Parma, convinto che si stia disegnando un vero e proprio complotto ai danni dell’Inter.
Gli fa eco Paolillo: “C’è qualcosa che non va – aveva dichiarato ieri – si vuole riaprire il campionato non riconoscendo la superiorità di una squadra, e lo si vuole fare in una maniera non troppo leale“.
A questo punto la Procuara Federale nei prossimi giorni ascolterà sia Mourinho che Paolillo per accertare che i due abbiano le prove del presunto complotto per poi prendere i giusti provvedimenti, perchè i tesserati di un club non possono “parlare a vanvera”, Tecnico e amministratore delegato rischiano seriamente il deferimento da parte del Procuratore Federale Palazzi. Forse era meglio soffermarsi solo sul derby dominato e vinto meritatamente e giocato per oltre 60 minuti in inferiorità numerica e non spostare l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori nei soliti sospetti di complotto sputando veleno ogniqualvolta si presenta ai microfoni, ma Mourinho in questo è un maestro.