Nella seconda giornata della Season Regular NBA 2017/18, in cui Belinelli e i suoi Atlanta Hawks hanno battuto i Dallas Mavericks, si sono disputate altre dieci partite.
San Antonio Spurs – Minnesota Timberwolves 107-99
I San Antonio Spurs, orfani degli infortunati Tony Parker e soprattutto di Kawhi Leonard, debuttano in casa con l’obiettivo stagionale di confermarsi ancora una volta tra i pretendenti al titolo. Lo fanno incontrando i giovanissimi Minnesota Timberwolves, che invece vogliono mostrare di essere ormai esplosi e pronti a fare qualcosa di più grande.
La vittoria va ai San Antonio Spurs, non senza difficoltà, guidati da un LaMarcus Alridge che realizza 25 punti e prende 10 rimbalzi, sicuramente motivato dal fresco rinnovo contrattuale. Logicamente è il sistema di Gregg Popovich che funziona sempre bene, e lo fa grazie ad un Danny Green da 17 punti (3/7 al tiro da 3 punti), ad un ottimo esordio da titolare di Dejounte Murray con 16 punti, ad un panchinaro di eccellenza come Rudy Gay (14 punti e 5 rimabalzi), infine grazie all’esperienza in campo di Pau Gasol.
I Minnesota Timberwolves dimostrano di saperci fare, seppur mancando ancora di certezze. Andrew Wiggins realizza 26 punti, con un inaspettato 4 su 6 al tiro da 3, al quale accompagna 5 rimbalzi. Karl-Anthony Towns è sempre la, pronto ad essere il Centro del futuro, per lui i punti sono 18 e 13 i rimbalzi. Discreto l’esordio di Jimmy Butler autore di 12 punti.
Destroit Pistons – Charlotte Hornets 102-90
Nella notte in cui viene inaugurato da Eminem, Kid Rock e Big Sean, la Little Ceasars Arena, il nuovo campo da gioco dei Detroit Pistons, i padroni di casa festeggiano con una facile vittoria. A guidare la vittoria è Tobias Harris, che parte col botto realizzando nel primo quarto ben 17 punti, su quelli che poi saranno 27 totali, a cui agigungerà 10 rimbalzi. Buona prestazione di Andre Drummond, da 8 punti e 13 rimbalzi, ma per i padroni di casa è stato anche decisivo, oltre ai 10 assist di Reggie Jackson, i 16 punti di Langston Galloway e i 13 di Henry Ellenson.
Per gli Charlotte Hornets limitato in attacco ma positivo l’esordio di Dwight Howard, che registra 10 punti, 15 rimbalzi e 2 stoppate, anche se il leader della squadra è indubbiamente Kemba Wlaker, autore di 24 punti e 6 rimbalzi. Hanno molti nomi ancora da schierare, ma avranno anche molto da lavorare.
Indiana Pacers – Brookyln Nets 140-131
Ad Indianapolis inizia l’era del Post-George, lo fa nel migliore dei modi, con una vittoria a piene mani, in cui ben 8 giocatori vanno a referto in doppia cifra. Si segna tanto gli Indiana Pacers sono quasi sempre avanti, top scorer della squadra di casa, ma per un pelo, è Victor Oladipo, autore di 22 punti a cui accompagna tra l’altro 4 palle rubate. Le doppie doppie si sprecano, segnano 21 punti sia Darren Collison che Myles Turner, il primo con 11 assist, il secondo con 14 rimbalzi e 4 stoppate. 11 i rimbalzi di Thaddeus Young il quale realizza anche 17 punti. Ottima anche la panchina per la squadra di casa, a partire dal figlio di Arvydas Sabonis, Domantas Sabonis segna 16 punti, gli stessi di Lance Stephenson.
Si vedono belle cose anche da parte dei Brooklyn Nets, in particolare un D’Angelo Russel autore di 30 punti, è quasi invisibile Timofey Mozgov, mentre Trevor Booker va in doppia doppia con 20 punti e 10 rimbalzi. Vicino alla doppia doppia anche Demarre Carrol con 10 punti e 9 rimbalzi. Brutta tegola infine per gli ospiti, Jeremy Lin, autore fino a quel momento di 18 punti, si infortuna nell’ultimo quarto.
Orlando Magic – Miami Heat 116-109
Partita a fase alternata quella tra gli Orlando Magic ed i Miami Heat, dopo un primo tempo quasi tutto dominato dagli ospiti, con un Hassan Whiteside in stato di graziea, da 26 punti e 22 rimbalzi, sembra così aver trovato il suo posto nella NBA. Nel secondo vi è il dominio dei padroni di casa, in una vittoria corale, tra cui spicca Nikola Vucevic con 19 punti e 13 rimbalzi, oltre al top scorer Evan Fournier autore di 23 punti, che rimanda indietro l’attacco degli Heat e da la vittoria ai Magic.
Probabilmente due squadre che nel campionato NBA avranno poco da dire.
Washington Wizards – Philadelphia 76ers 120-115
A Washington si è giocata la prima partita della scommessa dei giovani, con in campo nella stessa squadra le prime due prime scelte degli ultimi due anni: Ben Simmons e Markelle Fultz, che insieme a Joel Embiid fanno probabilmente, in prospettiva, il trio più temibile del futuro. A parte ciò, i Wizards incassano la prima vittoria stagione, con il solito John Wall, da 28 punti, 8 assist e 5 rimbalzi, con un Breadly Beal da 25 punti ed un Marcin Gortat da 17 rimnbalzi oltre che 11 punti. I 76ers hanno dimostrato già di voler dire la loro, con un Ben Simmons da 18 punti e 10 assist, il rookie Markelle Fultz da soli 10 punti, un Joel Embiid da 18 punti e 13 rimbalzi, ma soprattutto con l’exploit di un Robert Covington da 29 punti ed un pauroso 7/11 al tiro da 3 punti. Bella partita, chiusa in realtà solo a 15 secondi dalla fine con l’errore da 3 di J.J. Redick.
Boston Celtics – Milwaukee Bucks 100-108
Il campionato è iniziato da meno di due giorni e già non è un buon momento per i Boston Celtics che dopo la sconfitta con i Cleveland Cavaliers e l’infortunio di Hayward, subiscono già la prima sconfitta casalinga.
I Celtics reggono bene, dopo un -7 riescono a far segnare anche un +5, ma è un finale tutto a favore dei Milwaukee Bucks, che guidati da Giannis Antetokounmpo autore nel totale di 37 punti, di cui 16 solo nell’ultimo quarto, accompagnati da 13 rimbalzi, piazzano un parziale di 11-1 e chiudono definitvamente con il tiro da tre punti di Matthew Dellavedova, autore di 15 punti. Ottimo anche l’apporto di Malcom Brogdon che realizza 19 punti e di Khris Middleton che con 15 punti e 9 rimbalzi non va in doppia doppia per un pelo.
Dal lato dei Boston Celtics deve ancora ambientarsi Kyrie Irving, 17 punti e solo 4 assist per lui, ma soprattutto un pessimo 7/25 al tiro. Jayson Tatum si trova meno a suo agio della gara d’esordio, mentre a guidare ancora una volta le fila è Jaylen Brown, miglior realizzatore dei suoi con 18 punti. Infine sembra ancora non esplodere Al Horford.
Memphis Grizzlies – New Orleans Pelicans 103-91
A Memphis ieri notte è stata evidenziata una certezza, a parte le due torri in casa Pelicans c’è il vuoto e non basta dominare il primo quarto per vincere una partita. Non bastano i 33 punti e 18 rimbalzi di Anthony Davis, nè o 28 punti, 10 rimbalzi e 7 stoppate di DeMarcus Cousins, non bastano se in due si segna più del resto della squadra e se dalla panchina arrivano in totale 8 punti, specie se Jrue Holiday segna 4 punti in tutto facendo 2/11 dal campo.
Lo dimostrano i Grizzlies che danno la squadra in mano a Mike Conley, realizzatore di 27 punti con un ottimo 9/15 al tiro, ma che lo fanno accompagnare da Marc Gasol che produce una doppia doppia da 14 punti ed 11 rimbalzi, e fanno uscire dalla panchina un rookie come Dillon Brooks esordisce scrivendo nel suo taccuino 19 punti.
Utah Jazz – Denver Nuggets 106-96
I Nuggets incassano subito una sconfitta e lo fanno dopo una partenza a razzo ed un dominio quasi perenne tra secondo e terzo quarto, con un +9, sul 49-58, alla fine del primo tempo.
Chi è che cambia le sorti in campo è Alec Burks, che tra il terzo ed il quarto quarto segna 12 dei suoi 16 punti totali. Chi invece regge per tutta la partita è Rudy Gobert, che va in doppia doppia con 18 punti e 10 rimbalzi, mentre all’esordio in maglia Jazz Ricky Rubio si fa notare per i suoi 10 assist.
Da Denver si è visto un Willie Burton, 23 punti, che diventa miglior realizzatore partendo dalla panchina, Nikola Jokic che tira male realizzando solo 7 punti, ma contribuisce con 12 rimbalzi e 8 assist, mentre Paul Millsap realizza 19 punti e prende 6 rimbalzi seppur ancora debba adattarsi.
Phoenix Suns – Portland Trail Blazers 76-124
E’ un massacro quello subito dai Phoenix Suns per mano dei Portland Trail Blazers, lo dicono i numeri e le giocate nel campo, lo dicono i 48 punti di scarto tra le due compagini, nuovo record per una sconfitta nella gara di esordio stagionale, lo dice il libro dei record negativi dei Suns. Tutto ciò, corredato dall’assenza di C.J. McCollum tra gli avversari, fa presagire una brutta annata per i Suns, una squadra nella quale i giocatori non sembrano per nulla essere a proprio agio tra di loro. La chiara dimostrazione arriva guardano Eric Bledsoe, che con soli 15 punti e soli 3 assist è il migliore in entrambe le statistiche.
Dal lato di Portland invece le cose sembrano facili, il leader Damian Lillard scrive 27 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, dalla panchina esce Pat Connaughton e fa il record in carriera con 24 punti, Al-Farouq Aminu raccoglie 12 rimbalzi, 11 come i punti sono quelli di Jusuf Nurkic. Oltre questo non c’è altro da dire, il risultato finale dice tutto.
Sacramento Kings – Houston Rockets 100-105
Non poteva essere migliore l’avvio di stagione degli Houston Rockets che dopo aver battuto i Golden State Warrios fanno registrare già la loro seconda vittoria, nonostante Chris Paul non tocchi il campo da gioco.
A pensarci è sempre James Harden, nuovamente a segno con 27 punti, ma soprattutto con 3 pesantissime triple nell’ultimo quarto. Ancora una volta lo segue bene Eric Gordon, che realizza 25 punti con 4 triple, ed infine esce fuori Clint Capela che segna 22 punti e prende 17 rimbalzi.
Ai Kings è mancata la convinzione di potercela fare, ma i due lunghi Willie Cauley-Stein autore di 21 punti e 10 rimbalzi e Skal Labissiere (12 punti e 10 rimbalzi) hanno dimostrato che in ottica futura nel reparto avranno qualcosa da dire. Buona la prestazione di Buddy Hield con i suoi 19 punti, ma soprattutto ottimo l’esordio del rookie De’Aaron Fox che segna nel suo tabellino 14 punti partendo dalla panchina.
Gli Houston Rockets quest’anno ce la metteranno tutta, e batterli non sembra sarà così facile.