Pallanuoto A1 maschile: Colpo Ortigia a Sori. Tre punti per Trieste

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C.C Ortigia di nuovo in A1

Quella appena trascorsa è stata una giornata importante per l’Ortigia, perchè i tre punti conquistati contro il Sori risultano fondamentali nella scalata verso la salvezza. In testa Recco e Brescia continuano a suon di gol a procedere a braccetto. Giornata nera per il Posillipo, sconfitto proprio dai vice campioni d’Italia, passo falso per la Bpm Sport Management che in Liguria contro un Bogliasco arcigno non va oltre il pareggio. Intanto nell’anticipo prosegue il cammino di risalita dell’Acquachiara, vittoriosa su un Savona colpevole di essersi svegliato troppo tardi. La Lazio non sa più vincere, lo fa eccome invece la Pallanuoto Trieste che, grazie ai tre punti conquistati contro la Roma Vis Nova, sale a nove punti, agganciando proprio la formazione romana in classifica.

Pallanuoto Trieste - Roma Vis Nova locandina
Pallanuoto Trieste – Roma Vis Nova locandina

Sono sempre tanti i cinque punti che separano la Carpisa Yamamay Acquachiara dal terzo posto ma, per come si erano messe le cose qualche giornata fa, era impensabile, anche se ipotizzabile, un’inversione di rotta per la compagine campana. Nell’anticipo di venerdì i padroni di casa partono con il piglio giusto, a cospetto di un Savona che per un tempo sembra non pervenuto alla Scandone. 4 a 0 di parziale al suono della prima sirena, l’intensità e l’atteggiamento della grande squadra, quello che ci si aspettava da un pò. Buona la percentuale in superiorità numerica, quella che aveva un pò tagliato le gambe all’Acquachiara finora, così come la concentrazione durante la gara, anche se un calo tra seconda e terza frazione aveva riportato il Savona in corsa. Una partita in controllo però, dove un super Marziali ai due metri e un’ottima prova del collettivo hanno fatto pendere il risultato dalla parte della squadra di Paolo De Crescenzo. D’altronde, come ricordava Amauris Perez prima della partita, il vero avversario dell’Acquachiara è l’Acquachiara stessa, almeno questo ha detto il campionato finora. Il Savona di Angelini è entrato in gara troppo tardi, tanti errori, poca lucidità davanti, quando un rigore e una controfuga sbagliata avrebbero potuto cambiare il volto della partita. Tanti giocatori sottotono e una sconfitta su un campo difficile, ma servirà la rabbia dei tempi migliori per trovare punti anche in queste situazioni.

I tre punti più pesanti sono però in questa ottava giornata quelli che è riuscita a fare l’Ortigia in quel di Sori. Una vittoria che vale doppio per la posta in palio, perchè se non era l’ultima spiaggia per i granata sicuramente lo era per la formazione siracusana.

Stevie Camilleri con la calottina della Rari Nantes Bogliasco
Stevie Camilleri

Un piglio diverso, tanta determinazione sponda biancoverde, tramutata in energia positiva in acqua, nervosismo invece da parte della squadra ligure, ancora a zero punti, dovuti anche a un calendario non semplice. La partenza con il piede sull’acceleratore dell’Ortigia è indicativa, perchè per gli uomini di Gino Leone, sconfitti già da Trieste, Vis Nova e Florentia, quella di sabato era una gara da non steccare assolutamente. Una maggiore lucidità unita all’esperienza di alcuni giocatori in acqua, la capacità di sfruttare al meglio le situazioni, ha fatto pendere il risultato da una parte. Gli ospiti, praticamente sempre sopra nel punteggio, hanno gestito la partita, laddove il Sori, a parte qualche fase sporadica di gioco, è parso impotente di fronte agli attacchi avversari. Quasi perfetti i siciliani con l’uomo in più, mentre i ragazzi di Cavallini, che pure espulsioni ne hanno conquistate davanti, sono stati molto imprecisi e confusionari con in superiorità numerica. 9 a 5 il risultato finale che rispecchia un pò l’andamento di questo campionato. Ora al Sori non resta che tirare fuori le unghie nelle prossime sfide da dentro o fuori, a partire dalla prossima contro la Florentia. L’Ortigia conquista i primi tre punti della stagione e sale a quattro, una vittoria importante perchè ottenuta in trasferta e che dà nuove speranze per il proseguio.

Dopo quella contro il Recco, arriva la seconda sconfitta per il Robertozeno Posillipo, e contro il Brescia per gli uomini di Occhiello c’è davvero poco da fare. Senza Klikovac nel ruolo di centroboa i napoletani se la giocano per cinque minuti, come ha espresso lo stesso tecnico nel post partita, il resto lo dice il risultato, 10 a 2 al termine dei quattro tempi. Una bastonata per i rossoverdi, incapaci di creare problemi a un Brescia che invece continua a evidenziare il suo buonissimo stato di forma. La chiave è la solidità difensiva, anche se il Posillipo ci ha messo anche del suo a far risaltare i pregi della formazione lombarda. Un cammino che non verrà comunque infangato da questa prestazione, visto che i napoletani sono sempre tra le prime posizioni. Brescia tiene il passo del Recco, che nella sfida contro la Florentia di Vannini dimostra come per gli uomini di Pomilio ogni gara sia uguale alle altre, sia che si giochi in Coppa che in campionato. Spietati i Campioni d’Italia che chiudono la pratica già nel primo tempo, pur senza Tempesti, sostituito degnamente da Pastorino tra i pali. I toscani non possono far niente, tanto impegno ma la situazione contro il Recco è la stessa per tutte le formazioni. Sabato alla Nannini arriva il Sori, lì invece, da ambedue le parti, conteranno molto i tre punti.

Una gara meravigliosa alla Vassallo, un 9 a 9 pirotecnico dove si sono visti diversi errori da una parte dall’altra, giocate splendide davanti a un pubblico numeroso. Il Bogliasco formato casa dimostra ancora una volta di essere imbattibile tra le mura amiche, l’equilibrio regna sovrano nelle prime battute di gioco, è la partita degli ex, visto che Edoardo Di Somma, Deserti e Vergano, ora tra le file della Bpm Sport Management, fino a poco tempo fa vestivano i colori biancoblù. Il Bogliasco, trascinato dalle parate del suo portiere Prian, prova a prendere il largo, l’impeto della formazione di Bettini è forte, mentre i mastini non hanno la stessa spietatezza mostrata in altri frangenti. Baldineti a fine gara rimprovererà i suoi per l’atteggiamento, ma i bogliaschini sono un osso duro, una squadra con un’anima e un carattere forti. Sotto di uno alla fine Ives Gonzalez Alonso riesce ad acciuffare gli avversari con il gol che vale il 9 a 9. Cosa succede nel finale? Espulsione a favore del Bogliasco, palla allontanata, niente rigore, solo espulsione, un errore marchiano in una partita dove la coppia arbitrale ha preso più di un abbaglia da una parte e dell’altra. Niente da fare, il pareggio è il risultato finale, i padroni di casa non hanno gestito bene il vantaggio, dall’altra parte invece sono stati bravi a non mollare ma adesso per la Bpm arriverà la serie di partite complicate.

Tanta amarezza per la Lazio che ancora una volta esce sconfitta. Un’altra partita non all’altezza per gli uomini di Vittorioso, soprattutto nelle fasi clou del match, dove un pizzico in più di lucidità sarebbe risultato fondamentale. Di fronte c’era comunque la Canottieri Napoli, squadra giovane ma matura, perchè andare a vincere al Foro contro la Lazio è sinonimo di una crescita generale del gruppo di Zizza, che nei primi minuti perde Velotto per un colpo al setto nasale.

Circolo Canottieri Napoli foto web
Circolo Canottieri Napoli foto web

I capitolini restano in partita per quasi tre tempi, ma l’episodio determinante è il tiro dai cinque metri fallito da Giorgi sul punteggio di 8 a 7 per i napoletani; sarebbe valso il pareggio invece da quel momento si è come staccata la spina per i padroni di casa, colpiti ripetutamente da Brguljan, tornato in vasca per l’occasione e grande protagonista con quattro reti. Troppi gol subiti in parità e un momento in cui i risultati negativi non stanno di certo aiutando la compagine romana. La prossima gara contro l’Ortigia saprà dare risposte ulteriori al gruppo e dire se questa Lazio dovrà lottare per la salvezza oppure potrà vivere sonni più tranquilli. La Canottieri continua a convincere invece e la vittoria in una vasca difficile dà conferme importanti a una formazione che sta crescendo partita dopo partita.

La stessa crescita che sta dimostrando di avere la Pallanuoto Trieste, perchè i tre punti contro il Vis Nova sono indicativi di come la squadra di Piccardo sia in salute e si sia tolta di dosso le paure di inizio campionato. La partita che si aspettavano tutti, dopo alcune gare in cui forse i gol subiti sono stati un pò troppi, è tornata la difesa bunker dei bei tempi. Un 6 a 5 frutto del sacrificio di tutti, una gara in equilibrio fino al terzo tempo, dove il parziale di 3 a 1 in favore dei giuliani, ha dato la vittoria ai padroni di casa. Sì, perchè poi per dieci minuti è sembrato che davanti alla porta di Jurisic fosse stato eretto un muro, consentendo a Trieste di non subire più niente. Tre punti che in ottica salvezza pesano tanto contro una formazione in salute come la Roma Vis Nova. Tanta amarezza per gli ospiti alla fine, troppo sterili davanti e non trascinati dai giocatori con maggiore esperienza.

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