Padova e Messina dominano questo campionato, ma laddove le patavine vincono a fatica con il Bogliasco, le siciliane strapazzano il Bologna. Cosenza è la vera protagonista di giornata, le giovani calabresi escono con l’intero bottino dalla Scandone, mentre le avversarie dell’Acquachiara rimangono ferme a zero. Stessa sorte per l’Imperia, sconfitta nel derby dal Rapallo. Fa valere ancora una volta il fattore campo l’Ekipe Orizzonte, che conquista la sua seconda vittoria stagionale contro un Prato che, per la seconda volta, fuori casa perde di misura contro una formazione siciliana.
I favori del pronostico, almeno sulla carta, ma lo si sa, nessuna partita si decide in partenza. Situazione che rispecchia la gare del Lantech Plebiscito Padova che, davanti al proprio pubblico, stenta contro una Rari Nantes Bogliasco formato trasferta in grado di creare più di un grattacapo alle venete fin dalle prime battute. Il gol di Maggi in avvio dimostra che non sarà una giornata semplice per la formazione di Posterivo, velocità e imprevedibilità sono le carte da sferrare per la truppa di Sinatra, ostica, nonostante l’assenza di un pezzo da novanta in fase difensiva come Rambaldi. Le liguri sono trascinate da un ottimo collettivo, ma Dufour dimostra di essere la più in forma sotto porta, con le quattro reti segnate, attacchi che mettono in difficoltà anche un portiere affidabile come Teani. Prima dell’ultima palla al centro il tabellone segna 7 a 6 per la Rarirosa; padrone di casa in difficoltà come non mai, ma che con l’orgoglio riescono a venir fuori da grande squadra nella quarta frazione. Barzon e Queirolo suonano la carica e con un parziale di 5 a 1, con tre reti segnate in un minuto, affondano definitivamente un buonissimo Bogliasco con il risultato finale di 11 a 8.
Il Messina è la squadra che più sta confermando la sua forza, un’altra prestazione ottima, sia in attacco che in difesa per la formazione di Mirarchi. Un avversario non difficile, ma prima della gara la classifica recitava Bologna prima a pari punti proprio con le messinesi e il Padova. 14 a 2 che non lascia spazio ai commenti, troppo forte questa squadra anche per un Bologna volenteroso, che non può nulla di fronte allo strapotere di Aiello e compagne. Scorretto sarebbe parlare di una giocatrice più di un’altra, ma le 7 reti messe a segno dall’azzurra non possono passare in secondo piano. Parte fortissimo la formazione siciliana, che in porta ha un mostro come Gorlero, capace di prendere solamente cinque gol nelle ultime due partite, e chi subisce poco dietro poi ne beneficia anche davanti. Presto per parlarne, ma è un Messina che potrà dare molti problemi al Padova. Onore alle felsinee di mister Grassi, che non hanno giocato una bella partita, merito soprattutto dell’avversario, ma che non potevano chiedere partenza migliore.
Serviva una vittoria per togliersi dalla testa i fantasmi e così è stato. Il Rapallo ottiene i primi tre punti della stagione, dopo il pareggio casalingo con il Bogliasco e la sconfitta patita a Prato. Conducono dall’inizio le gialloblù di Antonucci, commettono tanti errori, ma alla fine ottengono quello che volevano. 9 a 6 il finale, nonostante i tentativi di Imperia di scollarsi di dosso lo “zero” che vale l’ultimo posto in classifica alle ponentine di Merci Stieber, che fino alla passata stagione lottavano per ben altri palcoscenici. Buona prestazione della formazione ospite, infarcita di giovani in acqua, e tenute in gara dalla russa Pustynnikova. Le sue quattro realizzazioni servono a poco, ancora acerba quest’Imperia, che dovrà migliorare con l’andare avanti del torneo, perchè finora sono troppe le ingenuità commesse all’interno dei quattro tempi di gioco, come dimostrato anche sabato, errori marchiani che sono costati caro ancora una volta.
Rimane a zero anche l’Acquachiara di Barbara Damiani ma, laddove c’è una squadra che piange, ce n’è un’altra che invece può gioire e sorridere. Sono i primi tre punti per Città di Cosenza, i frutti del lavoro di Marco Capanna si iniziano a vedere, una squadra giovane che aveva uno spareggio da vincere e che ha ottenuto il massimo da una trasferta che invece avrebbe potuto nascondere più di un’insidia. Perde ancora la formazione campana, lo fa in casa, dopo la settimana scorsa, dove l’avversario era il Bologna, ma il risultato è stato il medesimo.
Non ingrana la neopromossa, troppi 16 gol subiti, sintomo che la fase difensiva non è stata curata nel migliore dei modi. Migliorano nel gioco le padrone di casa ma alla fine a esultare sono le calabresi, trascinate dalle sorelle Motta (sette gol in due ndr) e da un’ottima prestazione di Presta, con tre reti una delle migliori in vasca. Esce fuori nel quarto tempo la squadra ospite, con un parziale di 5 a 2 che affonda le avversarie, incapaci di tornare in corsa. La vera forza di questa squadra sembra essere il collettivo, il gruppo, quello che il tecnico Capanna sta cercando di amalgamare al meglio con il lavoro settimanale. Nonostante i progressi le acquachiarine rimangono fanalino di coda, con due spareggi persi tra le mura amiche, sintomo che la Serie A1 è tutto un altro campionato. E’ presto, la squadra è giovane e il cammino ora è in salita, ma le napoletane venderanno cara la pelle.
Quando una squadra riesce a sovvertire i pronostici. Ecco quanto è accaduto nella sfida tra Ekipe Orizzonte e Prato, laddove le toscane erano date per favorite, anche se i punti in classifica erano i medesimi alla vigilia. Il fattore campo si è fatto sentire in una gara dove l’equilibro è regnato sovrano dall’inizio della partita.
Sugli scudi Flavia Schillaci, in grado di parare un rigore nelle prime battute di gioco e a galvanizzare sè stessa e la squadra etnea. Una battaglia vera e propria in cui è uscita l’anima della padrone di casa. Risultato in bilico, grandi emozioni da entrambe le parti, Prato in vantaggio fino all’inizio del terzo tempo, dove Di Mario, Palmieri e Marletta si sono messe in proprio, ribaltando il risultato a favore dell’Ekipe Orizzonte. Troppo sprecone le ragazze allenate da Jacopo Bologna, sopra di due reti, ma recuperate dalle catanesi, che hanno mostrato una maggiore lucidità negli episodi e una voglia di vincere che invece la compagine di Prato non ha avuto. Il quarto tempo è stato controllato dalle rossoblù, un altro tassello messo, sei punti conquistati nelle prime tre giornate non sono niente male per tornare a essere protagoniste.