Martina Angelini: “I club maschili aiutino il calcio femminile”

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Martina Angelini | © profilo twitter Martina Angelini

La stagione italiana di Calcio Femminile si è conclusa, con il Verona trionfatore in Campionato ed il Brescia che, dopo la Supercoppa ad inizio anno, ha conquistato la Coppa Italia. Oltre al calcio giocato c’è stata anche la polemica innescata dalle parole dell’ormai ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli. In più, tra poco più di 10 giorni, in Canada avrà inizio la Coppa del Mondo femminile. 

Per analizzare tutti questi argomenti, abbiamo deciso di intervistare una giornalista esperta e decisamente nota a chi segue il calcio femminile a livello internazionale ovvero Martina Angelini, voce tecnica di Eurosport per le gare internazionali di Calcio Femminile, dalla Champions League sino agli eventi che coinvolgono le nazionali.

Martina Angelini | © profilo twitter Martina Angelini
Martina Angelini | © profilo twitter Martina Angelini

Intanto approfittiamo della polemica sulle frasi di Belloli per chiederti un tuo parere sulla vicenda.

Credo che se ne sia parlato anche troppo… sinceramente non mi ha dato fastidio la definizione “4 lesbiche”: nel 2015 non si può più considerare quel termine un’offesa, nonostante sia stata pronunciata in senso dispregiativo. La cosa grave è stata la conferma che la Lega continua a non avere alcuna intenzione di investire sul calcio femminile. Paradossalmente questa “scivolata” ha regalato al calcio femminile tantissima visibilità, la speranza è che ora tutto questo fermento porti a cambiamenti concreti.

Oltre a quello delle istituzioni, che come abbiamo visto pare un problema piuttosto grande, cosa manca al calcio italiano per competere al di fuori dei confini nazionali?

Manca il coinvolgimento dei club maschili. La storia del calcio femminile ha dimostrato che le Federazioni che sono cresciute maggiormente sono quelle in cui i club professionistici hanno il settore femminile, è l’unico modo per aumentare in numeri delle praticanti e quindi anche il livello del gioco.

Torniamo a parlare di calcio femminile giocato, partendo l’analisi dai risultati della Serie A, verdetto giusto quello che ha visto il Verona trionfare?

Alla fine quello che dice il campo è sempre giusto. Il Verona ha vinto il Campionato e quindi l’ha meritato. Si tratta di una società che è ai vertici da anni, ha saputo rinnovarsi dopo gli anni dei grandi trionfi, si è data del tempo per formare in casa propria giovani interessanti e poi ha effettuato acquisti mirati. Il Brescia non ha fatto il bis ma è una squadra solida che si è confermata una delle realtà migliori del nostro campionato.

C’è una squadra che ti ha piacevolmente stupito?

Il Firenze è una squadra che alla vigilia della stagione puntava a una salvezza tranquilla, invece il quarto posto è un grande risultato. Le ho viste giocare più volte è sono riuscite a mettere in difficoltà anche le big, fra cui il Verona fermato sul pareggio all’andata.

Ed una calciatrice che ti ha colpito?

Sinceramente come faccio a non rispondere Patrizia Panico? Una calciatrice che a 40 anni segna 34 reti in 26 gare… Non finisce mai di stupirmi, le giovani devono prendere esempio dalla sua professionalità, si allena con la stessa serietà di vent’anni fa ed è ancora decisiva.

Usciamo dall’Italia, parliamo di Champions League e in particolar modo della finale, che tu hai commentato per Eurosport, ha vinto il Francoforte, successo meritato?

Direi di sì. Non è stata una bellissima partita, molto tattica e con due squadre brave a chiudersi. Il PSG ha pagato la poca esperienza a giocare gare così importanti, il Francoforte, così come la Nazionale tedesca, è una squadra cinica che ha saputo approfittare degli errori delle avversarie.

Chiuse le parentesi dei club passiamo all’evento tanto atteso, che tra meno di venti giorni vedrà il suo inizio, ovvero il Mondiale in Canada. L’Italia purtroppo come sappiamo non ci sarà ma vorremmo una tu analisi su favorite e su possibili sorprese della competizione.

Le favorite secondo me sono Germania e Usa, perchè sono le squadre più esperte e più titolate. Le tedesche devono fare i conti con assenze importanti, soprattutto quella del Pallone d’Oro Nadine Kessler. Oltre a lei mancheranno Luisa Wensing e Fatmire Alushi, che aspetta un bambino. Un gradino sotto metto la Francia che potrebbe essere finalmente pronta per il salto di qualità che tutti si aspettano. Io dico di non sottovalutare la Svezia, che dopo due anni con Pia Sundhage potrebbe essere una delle squadre rivelazione. E poi ci sono le giapponesi Campionesse del Mondo in carica… insomma credo sarà un torneo molto incerto fino alla fine.

C’è una calciatrice che ci consigli di seguire con attenzione?

Durante l’ultimo Mondiale Under 20 la giocatrice che più mi ha impressionato è stata la nigeriana Asisat Oshoala, che non a casa dopo quel torneo perso in finale è stata ingaggiata dal Liverpool. Sono curiosa di vedere se saprà ripetersi ad alti livelli anche con la Nazionale maggiore.

Prima di salutarti e ringraziarti, volevamo chiederti, perchè secondo te i lettori de “Il Pallonaro” dovrebbero seguire il Calcio Femminile?

Chi ama davvero il calcio deve per forza amarlo tutto. Quello femminile è molto tecnico, spettacolare e soprattutto è un calcio corretto in campo e fuori. Consiglio di seguire il Mondiale che di solito regala bellissime partite e grandi emozioni.

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