Attaccante sardo di grande tecnica e senso del gol, stiamo parlando della punta del Cuneo Simona Sodini.
Nata a Sassari il 21 luglio 1982, Simona nella sua carriera ha vestito le maglie di Torres, Nuoro, Milan (con cui ha vinto uno scudetto ed una supercoppa) Foroni Verona, Oristano, Torino, Bojano, nuovamente Oristano e Torino (con i granata disputa in totale 8 stagioni) poi Riviera di Romagna, Inter, Luserna e da questa estate è al neopromosso Cuneo.
Conosciamo meglio questo fenomenale attaccante che nella sua carriera è riuscita anche a tener testa al super Bomber Panico, andando a conquistare il titolo di vicecapocannoniere della Serie A.
Come ti sei avvicinata al calcio? Perchè hai deciso di praticare questo sport?
Il calcio è stato uno sport pratico nella mia famiglia, mio padre era portiere. Non saprei dare un’età in cui mi sono avvicinata al calcio, ho sempre amato questo sport. Da piccolina giocavo con gli amici, dai 5 ai 14 anni ho giocato con i maschi prima di passare alla Torres femminile.
C’è un calciatore a cui ti ispiri, quello che si può definire un tuo idolo?
Maradona! Per me è il talento vero, calcisticamente parlando a mio parere è il numero uno.
C’è una calciatrice straniera con cui ti piacerebbe giocare?
Sicuramente l’attaccante svedese Lotta Schelin.
Come abbiamo già detto sei una punta che vede bene la porta e che segna tanti gol, ce n’è uno che ricordi volentieri?
La rete che ho segnato due anni fa con la maglia del Riviera di Romagna contro il Mozzanica. Il nostro mister era Massimo Agostini, ex calciatore di Serie A conosciuto come il Condor, e durante un allenamento facemmo una scommessa, gli dissi che appena avrei avuto l’occasione avrei tirato verso la porta da 40 metri ed avrei fatto gol, così è stato.
Qual è il tuo punto di forza e dove pensi di dover migliorare?
Come punto di forza senza dubbio la tecnica e l’imprevedibilità. Dovrei invece migliorare nei rientri, non sono una che corre molto in campo.
Capitolo Nazionale, qual è il tuo rapporto con la maglia azzurra?
In Nazionale ho giocato in tutte le Under e anche nella nazionale maggiore. La maglia azzurra è l’apice della carriera di un calciatore, non c’è emozione maggiore.
Veniamo all’attualità, qual è l’obiettivo del Cuneo e quale il tuo personale?
Per quanto riguarda la squadra, l’obiettivo è la salvezza. Non vogliamo pensare troppo avanti, dobbiamo giocare partita dopo partita, anche perchè questo è un campionato molto difficile. Il mio obiettivo personale è ottenere la salvezza con il Cuneo e cercare di segnare più gol possibili. Intanto adesso devo ritrovare la condizione dopo l’infortunio al polpaccio.
C’è tra le tue compagne un giovane talento che pensi possa avere un gran futuro?
Direi Emma Errico, è un giovane centrocampista di talento che se continuerà così potrà diventare una calciatrice di grande qualità.
Qual è il tuo rapporto con i tifosi?
Ho la fortuna di essere conosciuta, mi è capitato a Torino di essere fermata da alcune persone che mi hanno riconosciuto e poi voluto fare una foto, sono soddisfazioni, cose che fanno piacere.
Prima di salutarti e ringraziarti, ti vorremmo porre un ultima domanda, secondo te perchè i nostri lettori dovrebbero seguire il calcio femminile?
Beh intanto perchè qua su “Il Pallonaro” c’è la mia intervista e poi perchè è un calcio bello, sano, fatto con tanta passione.