Williams-Halep: sarà questa la finale del WTA Finals di Singapore, nel corso del round robin si è vista l’affermazione di Halep nel match del girone.
La rumena travolge la Agnieska Radwanska in appena 68 minuti, 6-2 6-2 il punteggio finale e guadagna così la finale alla prima partecipazione al Master.
Simona Halep ha dimostrato di essere la giocatrice più in forma delle otto finaliste nel Master di Singapore sconfiggendo in maniera abbastanza netta Agnieszka Radwanska in semifinale per 6-2, 6-2 guadagnandosi la prima finale alla prima partecipazione in un Master. Nulla da fare per la Radwanska, arrivata in semifinale al Master con una sola vittoria nel round robin ed impotente di fronte al ritmo della sua avversaria odierna. La polacca è parsa ben lontana, così come nell’ultima parte della stagione dal suo standing migliore, incapace di cambiare l’inerzia del match, dall’inizio alla fine nelle mani della Halep.
Primi due game del primo set regolari poi la Radwanska spreca dal 30-0 nel terzo game, subendo 4 punti di fila e, con un dritto fuori ha concesso il break alla sua avversaria. La Halep ha dominato gli scambi, commettendo però qualche errore di troppo; la polacca ha provato a risalire, nel game successivo, da 30-0 procurandosi una immediata palla di contro break ma la rumena, con un’ottima prima di servizio, ha alla fine tenuto la battuta. La Halep ha cosi iniziato ad impartire il suo ritmo e la Radwanska è stata sballottata a destra e sinistra a fondo campo, essendo incapace di reagire. E’ cosi arrivato un nuovo break che ha portato la rumena sul 5-1 la quale ha poi chiuso il set 6-2.
Nel secondo set la musica non è cambiata: la Halep addirittura è andata 3-0 e 40-0 nel quarto gioco, ma ha perso la battuta. Ma nono è bastato neanche questo perché la Radwanska tornasse in partita, la tennista rumena si è ripresa i due break di vantaggio nel quinto game, chiudendo dopo appena 68 minuti di gioco con un doppio 6-2.
Se si pensa che a metà dello scorso anno al tennista rumena era appena nr. 68 del mondo e che a fine 2013 vinceva il Master B a Sofia ci possiamo rendere conto di quali progressi abbia fatto negli ultimi 18 mesi l’attuale nr.4 del mondo.
Domani la Halep sarà chiamata ad una vera prova di fuoco, e dovrà dimenticare la sfida del round robin di pochi giorni fa.
Nell’altra semifinale Serena Williams ha trovato lo smalto dei giorni migliori per battere Caroline Wozniacki 2-6; 6-3; 7-6 in due ore e 13 minuti. Per l’americana settima finale al Master nella sua carriera.
Nell’inizio del primo set Serena ha messo a segno poche prime ed è stata parecchio impaziente, cercando soluzioni forzate e commettendo diversi errori, il primo set si è chiuso dopo 26 minuti a favore della Wozniacki.
Nel secondo set lo scenario cambia: nel secondo game la Williams ha ritrovato l’adrenalina dopo un paio di punti spettacolari; la danese è rimasta molto positiva ma non le è più servita la tattica attendista: il break di Serena nel quinto gioco segna la differenza nel parziale e dopo 57′ si ritorna in parità.
Nel terzo set aumenta, grazie ad entrambe le giocatrici, la qualità del livello della partita, la Wozniacki ha compreso di non poter più fare soltanto difesa, diventando più propositiva e cercando di più gli angoli. Serena, dal canto suo, mette a segno 12 ace; nel nono game, alla seconda occasione, la Wozniacki strappa il servizio alla Williams e può presentarsi a servire per il match; la reazione della americana è da fuori classe con tre vincenti. Sul 6-5 e servizio Wozniacki la Williams ha un match point ma la danese lo annulla opponendosi due volte con la volèe ai passanti di Serena e poi chiudendo con un’altra volèe di dritto. Il tie break è la logica e giusta conclusione: la danese sale su 4-1, grazie ad un doppio fallo di Serena, da quel momento la Williams mette a segno cinque vincenti ribaltando la situazione, procurandosi altri due match point. La Wozniacki annulla il primo con un attacco coraggioso, sul secondo la Williams sbaglia con un dritto facile. L’americana mette a segno un ace per il 7-6 poi un dritto largo della danese mette la parola fine al match.