Lega Pro: lo spezzatino scontenta tutti, o quasi

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C’è la certezza dei calendari, ma regna l’incertezza su quale sarà la squadra ripescata in  Serie B: la 22esima e di conseguenza quale sarà la squadra ripescata il Lega Pro. Siamo a una decina di giorni dall’inizio del campionato e molte squadre non sanno ancora quale sarà il loro campionato. Pensiamo a tutte le ripercussioni negative che questo comporta in termini di euro, di mercato, di abbonamenti, di presenze allo stadio; ma chi è al vertice, chi decide, chi è nella stanza dei bottoni forse non se ne rende conto, forse non si rende conto che è una follia arrivare alla settimana prima l’inizio del torneo senza certezze ma con tanti, molti dubbi.

Neanche il miglior sceneggiatore, se si impegnava, riusciva a produrre dei tali colpi di scena come in questa folle estate. La stagione in Lega Pro è piena di novità: intanto, come ben tutti sanno, non ci sarà più la Seconda Divisione, ex C2,  Non più Prima e Seconda Divisione ma una Divisione Unica con 60 squadre divise in 3 gironi.

Questo fatto ha ingolosito, e parecchio, la tv pronta a regalare tutte le partite di tre gironi che si prospettano essere molto interessanti.  E’ nata, non a caso, Lega Pro Channel, il nuovo canale tematico nato dalla collaborazione tra Lega Pro e Sportube.it: tutte le partite del prossimo torneo saranno gratuitamente visibili, in diretta streaming. Saranno 1200 dirette, comprese le gare di Supercoppa e Coppa Italia grazie ad una tecnologia innovativa che permetterò la migliore fruibilità sulle varie piattaforme con servizi come la doppia camera, grafiche personalizzate, replay e highlights alla fine del primo tempo e della partita. I vari contenuti saranno poi rintracciabili on demand  in rete per tutti i dispositivi.

lega pro channel

Il Presidente della Lega Pro Mario Macalli ha dichiarato: “Le partite potranno essere viste gratuitamente su cellulari, tablet e computer. Siamo gli unici al mondo ad avere fatto questa innovazione e, vedrete, come sarà copiata in futuro da tutto il Mondo. Lo abbiamo fatto per consentire ai club di prendere dei finanziamenti che ora non ricevono più. Se un tifoso vuole andare allo stadio ci va e basta. “.  

Si è esagerato sul modo di spartire le gare settimanali: ci sono partite spalmate dal venerdi sera al lunedi sera passando per il sabato e la domenica: 12 orari diversi che metteranno a dura prova la passione dei tifosi, i veri trombati di questo spezzatino scellerato. Giocando in orari continuamente diversi: come possibile sottoscrivere un abbonamento ad esempio per un tifoso che fa i turni in fabbrica? Come organizzare pulman per le trasferte in orari visibilmente scomodi? Come pensare cosi di riempire gli stadi con le famiglie? Ai posteri l’ardua sentenza.  Forse si è un tantino esagerato, non è cosi che si trattano le persone, non è cosi che si trattano i tifosi: inutile farlo notare a Macalli o a Ghirelli i quali direbbero che sono le società che decidono e loro possono solo dare indicazioni.

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