L’elezione a Presidente Federale di Carlo Tavecchio sembra ormai cosa praticamente fatta. L’assemblea dei presidenti di Lega Serie A riunitasi giovedì, ha confermato che l’ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha ottenuto la maggioranza dei voti, così come confermato dalle parole del presidente di Lega Maurizio Beretta:
C’è stata un’ampia convergenza su Tavecchio, simbolo di una ritrovata unità. Nelle elezioni per il presidente federale ogni club vota per sé, ma il dato politico è che abbiamo diciotto firme su venti e un’ampia maggioranza anche nella votazione dei consiglieri e sul programma da presentare alla Figc.
Dunque 18 squadre di Serie A hanno deciso di appoggiare la candidatura di Tavecchio, le due che hanno dato parere negativo sono state la Juventus e la Roma con il presidente dei bianconeri Andrea Agnelli che al termine dell’assemblea ha espresso la proprio opinione utilizzando anche l’esempio delle primarie usate in politica:
Mi piacerebbe che non avessimo un meccanismo politico dove votano i delegati, sarebbe bello fare delle vere primarie tra i tifosi per sapere chi vorrebbero come presidente federale. Il ragionamento delle primarie è una provocazione, ma dato che piace molto il meccanismo per eleggere il candidato premier sarebbe interessante capire cosa succederebbe nel calcio. Se vogliamo la democrazia applichiamola in toto. Per coerenza non sarò consigliere federale, lavorerò in Lega per mettere nelle migliori condizioni i consiglieri federali. Se riusciremo a realizzare almeno la metà delle cose nel programma nel giro di un anno e mezzo saremo felici.
L’Assemblea riunitasi ha anche eletto i rappresentanti per il Consiglio Federale: Gino Pozzo (Udinese) e Claudio Lotito (Lazio).
Sono stati nominati anche i consiglieri di Lega: Urbano Cairo, Andrea Agnelli, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Luca Campedelli, Antonio Percassi, Fabio Cognigni, Angelomario Moratti e Maurizio Zamparini con Adriano Galliani che sarà il vicepresidente di Lega.
A questo punto, facendo tutte le considerazioni del caso, la sfida del 11 agosto, tra Demetrio Albertini e Tavecchio pende quasi totalmente verso quest’ultimo che ha dalla sua parte, oltre alla quasi totalità della Serie A, l’appoggio della Serie B, della LegaPro e della Lega Nazionale Dilettanti. Albertini invece mantiene dalla sua parte Calciatori e tecnici ma non basteranno. Il calcio italiano ha deciso di puntare su Carlo Tavecchio, una scelta che saranno i risultati e l’eventuale rilancio del calcio italiano a decretare se giusta o sbagliata.