Con Gara 1 delle NBA Finals 2014, la ripetizione della sfida dello scorso anno tra i San Antonio Spurs ed i campioni uscenti dei Miami Heat, è arrivato il momento che ogni tifoso di basket aspetta per tutto l’anno, ma quest’anno ancora di più per gli italiani è stata una partita memorabile, che ha visto la presenza di Marco Belinelli sul parquet dell’AT&T Center, palazzetto che purtroppo a causa di un guasto all’impianto di climatizzazione ha condizionato la partita.
La partita è abbastanza equilibrata, sin dal primo quarto si gioca punto a punto, con i Big Three dei Mimi Heat che giocano bene la loro parte, Chris Bosh fa sentire la sua presenza sia in attacco segnando i primi punti, sia a rimbalzo, LeBron James è il solito giocatore inarrestabile, e Dwayne Wade ha ancora voglia di vincere, ma i San Antonio Spurs mostrano di avere qualcosa in più, Tim Duncan è praticamente perfetto in attacco, Tiago Splitter combatte sotto i tabelloni facendo suoi rimbalzi importanti e mettendo a tabellino due stoppate nell’ultimo minuto del primo quarti, e mentre Tony Parker dirige tutto c’è Manu Ginobili a fare la differenza, un suo tiro da tre prima, un assist per Splitter ed infine un’altro assist per Patrick Mills che mette la tripla del 26-20 a favore dei padroni di casa fanno capire che l’argentino è in forma smagliante.
Nel secondo quarto arriva il solito Ray Allen, che realizzerà 3 tiri da tre nella frazione di gioco, e la rimonta, grazie anche alle accelerazioni di Wade e alla tenacia a rimbalzo di Bosh, è presto fatta. Intanto il nostro Marco Belinelli scende finalmente in campo, si procura e realizza subito due tiri libero e poco dopo risponde ad Allen con una tripla. Insomma l’italiano c’è e dimostra di aver meritato spazio, essendo il miglior realizzatore del quarto insieme a Parker. Boris Diaw fa anche una grande prova dal lato Spurs, fornendo gli assist nel finale di periodo per il 54-49 di San Antonio.
Il terzo quarto porta la firma di King James, che grazie a due tiri da 3 punti e ben coadiuvato all’inizio da Wade e poi da Rashard Lewis porta Miami in vantaggio, toccherà ancora a Ginobili tenere testa agli avversari. L’uomo in più sembra essere comunque ancora una volta Ray Allen, che ruba nel quarto ben 3 palle e completa anche la schiacciata del +4 per gli ospiti, lo stesso scarto con il quale, complici anche le molte palle perse dai padroni di casa, si chiuderà il periodo sul punteggio di 74-78.
L’ultima frazione di gioco inizia facendo salire in cattedra nuovamente Chris Bosh, che in poco più di due minuti di gioca segna 8 punti di fila per la sua squadra, con una tripla ed un gioco da tre punti, nonostante poi si fermerà senza andare più a segno. Mentre sembra esserci solo Tiago Splitter dall’altro lato a dare quel che serve all’attacco degli Spurs arriva il risveglio, si fa vedere Kawhi Leonard, Parker e Duncan vogliono vincere e finalmente Danny Green da il suo apporto con due bombe in trenta secondi, utile per il vantaggio degli Spurs. Intanto LeBron James sbaglia tiri importanti ed è costretto ad andare in panchina causa crampi, i problemi al condizionatore dell’AT&T Center si fanno sentire, prova a rientrare ma dura poco e così gli ultimi 4 minuti di gioco li guarda da seduto. Intanto mentre per i Miami Heat arriva solo un altro canestro di Mario Chalmers, i i San Antonio Spurs continuano a segnare, ben 6 tiri da tre punti negli ultimi sei minuti, e la partita si chiude sul 110-95 per i padroni di casa.
I San Antonio Spurs iniziano così nel migliore dei modi le NBA Finals 2014, con un Tim Duncan in forma MVP, con un solo errore al tiro, ed una squadra ben amalgamata e diretta magistralmente da Gregg Popovich, mentre i Miami Heat ancora una volta dovranno recuperare e si spera che i problemi di LeBron James siano solo momentanei, in modo che possa regalarci ancora spettavolo per il resto della serie. Appuntamento a domenica per Gara 2.
San Antonio Spurs – Miami Heat 110 – 95
Punti: James 25 – Duncan 21- Parker e Wade 19 – Belinelli 9
Assist: Ginobili 11 – Parker 8 – Cole 5
Rimbalzi: Duncan e Diaw 10 – Bosh 9