Europa League, a Torino il Benfica contro la maledizione

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Il Siviglia

Farà quasi impressione domani vedere un match allo Juventus Stadium senza i bianconeri. La finale è sfumata proprio allo Stadium contro il Benfica in una partita incredibile, conclusasi 0-0 dopo almeno 100 minuti  di “gioco” tra primo e secondo tempo, se gioco si può definire visti gli ultimi dieci minuti in cui non sì è quasi giocato. Ad affrontare i portoghesi di Jorge Jesus ci sarà il Siviglia, che arriva da un’altra partita incredibile contro il Valencia. All’andata un comodo 2-0 che è stata la dimostrazione del fatto che il Valencia in trasferta è un’altra squadra rispetto a quella di quando gioca in casa. Allora per la seconda partita di fila è partita la voglia di reAMUNTada, che col Basilea aveva funzionato ribaltando un 3-0 con cinque gol al Mestalla. Al ritorno sembrava nuovamente fatta, ma il colpo di testa di M’Bia al 94′ ha condannato i valenciani.

Il Siviglia
Il Siviglia che festeggia un gol

Sarà una bella finale indubbiamente, con i portoghesi che partono sicuramente favoriti, ma con due grossi pesi, uno concreto e uno “scaramantico”. Il primo è quello più importante: quello degli indisponibili. La partita con la Juve ha decimato il Benfica: Enzo Perez espulso, Markovic cacciato dalla panchina per una rissa con Vucinic, Salvio è stato ammonito quando era diffidato, infortunato invece Silvio. La seconda motivazione è semplicemente una scaramanzia, che però ormai da 52 anni preoccupa i tifosi del Benfica: la maledizione di Bela Guttmann, che nel 1962 chiese un premio economico al Benfica per la vittoria della Coppa dei Campioni, ma la società si rifiutò e allora l’allenatore ungherese naturalizzato austriaco se ne andò dal Benfica affermando che “senza di me il Benfica non vincerà mai la Coppa dei Campioni da qui a cento anni”.

Probabilmente i dirigenti del Benfica avranno pensato che fosse solo una “gufata” verso la squadra che stava per lasciare, come si dice oggi, ma presto si è rivelata una vera maledizione che potrebbe dilungarsi fino al 2062, ma anche fermarsi domani. L’anatema di Guttmann si fece subito sentire un anno dopo: il Benfica perse in rimonta col Milan la finale di Coppa Campioni, per poi perdere altre sei finali tra Coppa dei Campioni, Coppa UEFA (ed Europa League con la nuova denominazione), perse con Inter, United, Anderlecht, PSV, Milan e Chelsea al 93° l’anno scorso.

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