Andiamo con ordine, perché l’operazione parte con un raggio largo ma che poi si va a stringere intorno al Bari che questa sera cercherà contro il Cesena di prendere altri punti che lo possano portare lontano dalla zona calda della cadetteria.
La società pugliese, è noto, non naviga in buone acque, anzi come sappiamo è in atto un fallimento. Giovedì prossimo i curatori fallimentare renderanno noto quanto, in termini economici, serve per rilevare il club all’asta. E da qui la mossa di Gianluca Paparesta, ex dirigente del Bari, prende una connotazione ben precisa.
Nella giornata di ieri i curatori fallimentari con i periti erano a Roma, per prendere atto della situazione del club e quindi redigere la relazione necessaria. Soltanto di gestione da gennaio a giugno 2014 serviranno poco più di due milioni di Euro per gli stipendi, poi serviranno altri 800 mila Euro per l’iscrizione al campionato per la prossima stagione (considerando che il Bari rimanga in Serie B), queste cifre non saranno comprese nella stima (che fungerà da base d’asta) che faranno i tecnici, ma saranno presenti nella perizia, perché comunque chi vorrà fare offerte per l’acquisizione del Bari dovrà onorarle al fine di attribuirsi anche il titolo sportivo. In pratica sarà necessario un ingente esborso di denaro per rilevare il Bari e partire da dov’è adesso.
Ed ecco che entra in scena l’ex dirigente dei galletti ed ex arbitro. Questa mattina Gianluca Paparesta attraverso un mandato che gli è stato affidato ha costituito una società conforme ai parametri previsti dalla F.I.G.C., il Football Club Bari 1908. Paparesta da tempo lavora con impegno per coinvolgere imprenditori russi e sembra proprio avercela fatta.
Inizialmente Paparesta aveva avviato alcuni contatti con Suleiman Kerimov, proprietario anche dell’Anzhi, squadra russa che ha partecipato anche alla Europa League, questo lavorio poi aveva propiziato anche nuovi rapporti con altri due facoltosi industriali, impegnati nei settori petrolifero e dell’energia.
Bari per i magnati russi potrebbe rappresentare un’ottima opportunità sia per avviare un ambizioso progetto sul calcio, sia per ampliare gli affari nell’Italia meridionale. Del resto la crisi economica che il nostro paese sta affrontando è per investitori esteri come un bello specchio per le allodole.
Se tutto andrà come previsto, da chi ha conferito il mandato a Paparesta, la società costituita dall’ex-arbitro farà l’offerta per rilevare il “vecchio” Bari all’asta.