Dopo 28 anni di servizio, coronati da grandi successi, un altro dei più fidati collaboratori del Presidente Silvio Berlusconi lascia il club. Ariedo Braida (67) lascia la carica di Direttore Sportivo del Milan. A comunicarlo è la stessa società attraverso il proprio sito ufficiale.
“L’ A.C. Milan ringrazia Ariedo Braida, che oggi lascia la Società: è stato prezioso collaboratore per un tempo lunghissimo, caratterizzato dai risultati prestigiosi che devono essere attribuiti anche alla sua importante opera”
Ariedo Braida fu il primo a visionare dal vivo Marco Van Basten e Schevchenko, ma è stato anche un importante tassello nelle difficili trattative per portare, la prima volta al Milan, Kaka e Thiago Silva.
Insomma era chiaro che con la sempre più prepotente entrata in scena di Barbara Berlusconi ci fosse qualche testa di troppo.
La soluzione trovata da Silvio Berlusconi di creare un doppio Amministratore Delegato relegando Adriano Galliani a compiti prettamente sportivo-manageriali e delegando a Barbara Berlusconi il ruolo marketing-manageriale lasciava poco spazio di lavoro ad Ariedo Braida. Così ecco la decisione finale che consegna ufficialmente, come di fatto era già, la sua area di competenza ad Adriano Galliani.
Braida oltre che ex-calciatore con militanza in Serie A per 79 partite da centravanti è stato parte integrante della storia rossonera caratterizzata dalla presidenza Berlusconi. Dal 1986 al 2002 ha ricoperto la carica di Direttore Generale del Milan, per poi esserne dal 2002 al 31 dicembre 2013 il Direttore Sportivo.
Quello che molti si chiedono è cosa farà adesso? Una persona che è parte integrante del sistema calcio a grandi livelli da anni è difficile pensare che si possa tirare indietro così.
Voci di corridoio che rimarcano gli ottimi rapporti tra il Milan ed il Genoa e sussurrano la possibilità che Braida possa essere destinato a prendere il ruolo di D. S. proprio in casa rossoblù a fine stagione. Attualmente al Genoa quel ruolo è coperto da Delli Carri.