Intervistato da ‘Sky Sport’, il fantasista del Cosenza Stefano Fiore parla della sua rinascita nel club rossoblu lasciandosi alle spalle il triste recente passato che lo ha visto senza squadra per oltre un anno:
“Sto attraversando un periodo felicissimo: sono diventato papà da qualche giorno, una gioia immensa, poi gioco per la squadra della mia città, Cosenza, una scelta dettata dal cuore. Devo ringraziare la mia famiglia e la mia compagna Stefania che mi sono stati sempre molto vicino.
Forse ancora non meritavo di giocare in questa categoria (Prima Divisione ndr), avrei potuto giocarmi le mie chance anche in categorie superiori, ma non rimpiango la scelta di essere tornato a Cosenza. L’emozione da calciatore più bella? Il gol segnato al Camp Nou contro il Barcellona (ai tempi del Valencia). Tutti lasciano un ricordo, quel gol non lo scorderò mai“.
Fiore poi si lascia andare ad un’opinione riguardo la sentenza sul caso Pandev, lui che è stato uno dei perni della Lazio di Cragnotti:
“E’ brutto quando una società calcistica va a finire in tribunale, ma è stato un peccato penalizzare un talento come Pandev anche se io sono rimasto molto legato alla Lazio“.
Infine parla degli obiettivi da raggiungere con il suo Cosenza:
“Siamo in zona playoff. Voglio darmi da fare per regalare alla città a giugno la promozione in Serie B. Farò di tutto, mi impegnerò al massimo“.
Fiore sta disputando un campionato ad altissimi livelli in Prima Divisione, segnando anche 3 gol e mostrando di valere ancora tantissimo nonostante abbia trascorso tanto tempo lontano dai campi perchè nessuno credeva più in lui e nelle sue capacità. Al Cosenza sta letteralmente rinascendo, lui che ha anche indossato per 38 volte la maglia della Nazionale.