Schermaglie di mercato in riva al Tevere tra il presidente della Lazio Claudio Lotito e il dirigente romanista Sabatini. Nelle scorse ore sono emersi, infatti, alcuni retroscena inerenti alcune trattative incrociate che avrebbero dovuto condurre ad un valzer delle punte coinvolgendo Borriello e Gilardino fino a portare Fabio Quagliarella dalla Juventus alla Lazio. Tutto ciò si è concluso, però, con un sostanziale nulla di fatto perlomeno per la finestra di mercato estiva, ormai conclusasi. Il presidente Lotito, però, dopo aver assorbito lo smacco, decide di rivelare i connotati della vicenda e di attribuire le responsabilità dell’infelice esito dell’operazione di mercato proprio a Walter Sabatini.
Secondo il presidente Lotito, il dirigente romanista gli avrebbe voluto fare “un dispetto” bloccando intenzionalmente la partenza di Marco Borriello in direzione Genoa e, di fatto, ostacolando la partenza di Alberto Gilardino in direzione Torino, sponda Juventus. Soltanto con l’arrivo di Gilardino, dopo la cessione “indigesta” a Conte di Matri al Milan, la Signora avrebbe lasciato partire Quagliarella, con il quale la Lazio aveva già trovato un accordo, che prevedeva sei milioni di euro per rilevare il cartellino dalla Juventus. Secondo quanto riporta Lotito in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Quagliarella avrebbe accettato di buon grado il trasferimento a Roma con la speranza di trovare più spazio in maglia biancoceleste rispetto alla situazione in bianconero, dove il suo impiego è centellinato a causa della forte concorrenza composta da Tevez, Llorente, Vucinic. Tutto ciò, però, non si è realizzato proprio per il “dispetto” di Sabatini che ha deciso di trattenere Borriello a Roma e, così, ha impedito il verificarsi dell’effetto “domino” inerente i trasferimenti dei vari attaccanti.
Ma non è solo Sabatini nel mirino del vulcanico presidente Laziale che si sfoga anche contro l’agente di Yilmaz, il turco del Galatasaray, per il quale il presidente Lotito aveva ormai concluso il trasferimento sulla base di 13 milioni più 2 di bonus. Il suo agente, però, gli avrebbe chiesto più di 2 milioni di euro alla firma del contratto: una circostanza che Lotito definisce “estorsione” e che ha fatto saltare l’accordo, con suo grande risentimento e conseguente telefonata al presidente Uefa Platini con l’intento di denunciare l’operato del procuratore Egesel.
Per ora, dunque, a mercato chiuso Lotito si concentra sui giocatori a disposizione e sulle difficoltà di inizio stagione riscontrata dalla squadra di Petkovic: il passato è passato e, nonostante i rimpianti e le recriminazioni, il presente è più importante.