La Juventus continua la ricerca dell’esterno e trova soluzioni per sfoltire il reparto offensivo che con l’arrivo di Tevez e Llorente adesso è in esubero; non ha invece problemi nel reparto difensivo e a centrocampo, quest’ultimo considerato tra i più forti d’Europa. Eppure a creare qualche grattacapo ai bianconeri ci pensa proprio il regista, vero faro del gioco juventino, Andrea Pirlo. Il Campione del mondo ha recentemente rilasciato un’intervista che dalle somiglianze di un campanellino d’allarme: il numero 21 infatti chiede alla società un rinnovo del contratto in scadenza la prossima estate e la conferma di essere al centro del progetto di Antonio Conte. Così il regista a Tuttosport:
“Di sicuro continuerò a giocare, vedremo dove. Ho già parlato con la società, ci rivedremo a fine stagione e decideremo. La mia priorità è la Juve, ma io non voglio essere un peso per nessuno. Passano gli anni e non è detto che io debba restare per forza solo perché mi chiamo Pirlo. Voglio sentirmi importante e artefice dei successi della squadra, altrimenti andrò via. Comunque sottolineo che non sarà un problema economico o di scelta tra una squadra e un’altra”
Le parole di Piro sconfessano quanti pensavano ad un suo ritiro post mondiale in Brasile, quando cioè il giocatore avrà compiuto 35 anni. Lui di guardare gli altri compagni giocare non ne vuole sapere, vuole continuare ad essere protagonista dei successi del club per cui veste la maglia: “Accetterei la panchina” – spiega Pirlo – “Ma non un progetto in cui io debba disputare solo venti partite, perchè io finirò giocando, non guardando gli altri giocare“.
Le dichiarazioni del giocatore arrivano dopo i due importanti rinnovi di Arturo Vidal e Paul Pogba, considerato ormai a tutti gli effetti il suo erede e che quest’anno, sicuramente, non avrà problemi a conquistare un posto da titolare.
Vedremo come la Juventus reagirà a queste dichiarazioni, Pirlo è il giocatore che tutti vorrebbero avere in squadra e già nei mesi scorsi si erano fatte insistenti le voci di un interessamento del Real Madrid guidato ora da un suo grandissimo estimatore, Carletto Ancelotti. La Juve commetterà lo stesso errore che fu del Milan nel 2011?