Un altro miracolo calcistico targato Udinese, squadra che ci ha abituato più di una volta a straordinarie imprese. La classifica adesso parla chiaro: 54 punti e una sola lunghezza a separare i friulani dalla Roma, sesta, attualmente qualificata per l’Europa League. Certo, alle spalle ci sono parecchie avversarie che non mollano e che giureranno guerra fino all’ultima giornata. E’ il caso della Lazio e dell’Inter, due aristocratiche decadute proprio nel momento chiave della stagione. Per i capitolini è stato determinante la mancanza di sostituti all’altezza delle prime linee mentre i nerazzurri sono stati colpiti da una pioggia di infortuni. In ogni caso, dopo un pessimo inizio, l’Udinese ha ricominciato a vincere e a stupire in positivo. Alzi la mano chi scommetteva su un simile percorso dopo aver visto i mesi bui dei friulani, da agosto fino ad almeno dicembre: eliminazione ai preliminari di Champions League contro lo Sporting Braga ai rigori e poche vittorie in campionato. Squadra stanca, giovani in balia degli eventi e meccanismo inceppato. A partire da gennaio il sistema-calcio dell’Udinese si è sbloccato e sono arrivati risultati importanti per la squadra di Guidolin.
STRISCIA POSITIVA – L’Udinese è in striscia positiva da cinque partite. Il 30 marzo c’è stato uno 0-0 contro il Bologna in casa seguito dalle vittorie contro il Chievo (3-1), Parma (0-3), Lazio (1-0) e Cagliari (0-1). Da sottolineare poi l’inviolabilità della porta difesa da Brkic: i friulani non subiscono gol da tre partite. Davvero niente male. Le ultime uscite sono favorevoli per i bianconeri in quanto le avversarie non sono troppo proibitive. Tranne il Palermo che ha bisogno di punti per salvarsi, ci sono in ordine Sampdoria, i già citati siciliani, Atalanta e Inter. L’ultima partita potrebbe addirittura essere uno spareggio per l’Europa League contro i nerazzurri. In ogni caso la speranza di poter entrare in una competizione europea l’anno prossimo, non è affatto un miraggio.
GIOVANI ED ESPERIENZA – Qual’è il trucco dell’Udinese? Sicuramente il fatto di puntare sui giovani e di avere il coraggio di lanciarli in campo quando c’è bisogno. I friulani amano sfornare e valorizzare i propri talenti direttamente a casa loro e non affidandoli in prestito a destra e a sinistra. Certo, qualcuno è dovuto, per vari motivi, allontanarsi da Udine per cercare continuità in altre squadre -vedi Cuadrado– ma mai o difficilmente a titolo definitivo. Prestiti nell’attesa di rientrare alla base. Oltre ai giovani, da sottolineare la grande esperienza di Antonio Di Natale, uno che il gol ce l’ha nel sangue: 18 reti stagionali in Serie A.