Javier Zanetti l’aveva capito subito che era successo qualcosa di grave. Si gioca Palermo-Inter, trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, e siamo al 16′ del primo tempo. Il punteggio è di 1-0 per i rosanero grazie al gol di Ilicic su un’incertezza di Silvestre. A questo punto basta parlare di calcio giocato. Il capitano nerazzurro ha un contrasto di gioco con Aronica, uno come ne accadono tantissimi nell’arco dei 90′ minuti. Questa volta non è andata come sempre perchè a farne le spese è stato proprio Zanetti, l’irriducibile argentino che mai aveva avuto a che fare con guai simili nella sua lunga e gloriosa carriera da calciatore. Qualche passo a saltelli poi il braccio alzato a richiamare l’attenzione dei sanitari infine le mani sul volto per coprire il dolore e il corpo steso a terra. Si pensava potesse essere qualcosa di lieve invece la risonanza effettuata ieri sera al San Matteo di Pavia ha rivelato la rottura del tendine d’Achille sinistro. Una mazzata per Zanetti e per tutta l’Inter che perde il suo uomo più rappresentativo.
FINE CARRIERA ? – Adesso ci si interroga sul futuro di Zanetti. Di norma, per un simile infortunio, c’è da star fermi ai box per un periodo di tempo che va dai 6 agli 8 mesi. Bisognerà vedere come risponderà a questo problema il corpo dell’argentino, ormai prossimo ai quarant’anni. Il rischio è quello di veder il capitano dell’Inter appendere le scarpette al chiodo anche se Zanetti ha subito tranquillizzato tutti dicendo: “Tornerò a giocare“. Come dire: “Non è finita, aspettatemi che tornerò ancora più determinato“. Se lo dice un professionista come lui, c’è da crederci. 845 presenze con la maglia dell’Inter: un’immensità per un giocatore che ha stampata sulla pelle la maglia nerazzurra. Dopo la risonanza ecco le parole di Zanetti: “Avevo bisogno di cambiare le gomme dopo tanti chilometri ma la mia carriera non è finita qui. Voglio tornare più forte di prima “. All’argentino intanto sono arrivati tantissimi messaggi di incoraggiamento dai compagni ma anche dagli avversari: da Buffon a Conte fino a Balotelli.
DEJA VU’ – Javier Zanetti non è certo l’unico giocatore ad essersi rotto il tendine d’Achille. I più recenti nel nostro campionato sono stati Nigel De Jong e David Beckham. Il primo ha subito questo infortunio nella gara di qualche mese tra Torino e Milan, il secondo nel 2010. L’inglese riuscì a recuperare pienamente dall’infortunio mentre De Jong sta attualmente cercando di tornare disponibile il più presto possibile.
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